Un minuto di silenzio chiuso da un applauso scrosciante dello stadio Friuli. Il calcio ha ricordato così le vittime del Vajont, con una toccante cerimonia prima della partita di serie A Udinese-Genoa. A centrocampo si sono ritrovati due vecchi calciatori. Franco De Biasio, superstite della squadra che venne spezzato dalla tragedia del Vajont. E gli ex giocatori del Roncade-San Biagio (l’ultima compagine che affrontò il Longarone prima del 9 ottobre 1963), Franco Fattori e Raimondo Giuriato. Con loro anche l’arbitro di quella partita, Sergio Costeniero, mentre a centrocampo è stato srotolato uno striscione con la scritta “Vajont 1963. Per non dimenticare”.
«Anche lo sport è strumento di memoria e di ricordo per un evento che ha segnato le vite di tutti, non solo della comunità di Longarone», le parole del sindaco Roberto Padrin, accompagnato a centrocampo dal consigliere della Fondazione Vajont Mario Zandomenego, dal presidente della Figc di Belluno Orazio Zanin, dal consigliere comunale di Erto e Casso Antonio De Filippo, e da Nicholas Manarin assessore di Vajont. «Sessant’anni fa si verificò una delle tragedie più grandi della storia moderna del nostro Paese, e anche la squadra di calcio del Longarone pagò il suo tributo di vittime. Vedere uno stadio di serie A che ricorda il Vajont è motivo di soddisfazione. Il messaggio che deve diventare patrimonio di tutti, sessant’anni dopo, è “mai più”».
GIORNATA DEL SUPERSTITE
In mattinata a Longarone, per la Giornata del superstite, è stata intitolata una via a Gino Ferranti, vigile urbano di Longarone, originario di San Pietro in Casale, che perse la vita con la moglie e il figlio nella notte del 9 ottobre 1963. Il suo corpo non venne mai ritrovato, mentre le salme dei suoi famigliari vennero ritrovate a 40 chilometri da Longarone. Il suo nome sarà ricordato nella strada che dal municipio porta al piazzale Arduini-Polla.
La breve cerimonia, a cui hanno partecipato anche l’amministrazione comunale di San Pietro in Casale (il sindaco Claudio Pezzoli e l’ex sindaco Roberto Brunelli) e il questore Giuseppe Maggese, è stata preceduta dalla messa celebrata al cimitero monumentale di Fortogna, accompagnato dal violino del maestro Carlos Garfias e dalla pianista Martina Campiotti, che hanno dato il la al Coro Ana di Roncade.