«No a tagli sulla cultura», il Gruppo misto contro la riduzione di orario della biblioteca

«No a tagli sulla cultura», il Gruppo misto contro la riduzione di orario della biblioteca

La biblioteca di Limana? Da «fiore all’occhiello» dell’offerta culturale si sta trasformando in un «servizio facoltativo». La denuncia arriva dal neonato Gruppo misto in consiglio comunale, formato dall’ex vicesindaco Edi Fontana e dalla consigliera (ex della maggioranza) Samantha Girardi.

Sotto accusa i nuovi orari della biblioteca. «Come segnalato anche da numerosi cittadini, la biblioteca, chiusa fino al 5 maggio, ha riaperto con un’amara sorpresa», scrivono Fontana e Girardi in una nota, «ovvero una riduzione provvisoria dell’orario di apertura al pubblico. Se le ferie del personale sono legittime, è invece alquanto incomprensibile come, probabilmente per questioni di bilancio, si continui a praticare una costante riduzione di orario di apertura. Dal 6 maggio, la biblioteca è aperta solo tre pomeriggi a settimana, con orario ridotto rispetto a prima». Una riduzione, ricordano i componenti del gruppo misto, che si aggiunge «a quella già operata alla fine del mese di ottobre 2021, con la chiusura del mercoledì mattina», per la scelta dell’amministrazione «di praticare un taglio del personale».

Eppure, ricordano ancora Fontana e Girardi, «Per anni la biblioteca comunale è stata un fiore all’occhiello e il valore dei servizi offerti è stato riconosciuto a livello regionale e nazionale, permettendo a Limana di entrare nel circuito ristretto delle “Città che legge”. Un risultato reso possibile da una serie di requisiti guadagnati nel tempo, anche grazie alla professionalità e competenza della nostra bibliotecaria. E’ sufficiente ricordare come negli anni scorsi, pre-pandemia, il numero annuale dei prestiti superasse il numero di 10.000, collocando Comune di Limana a risultati prestigiosi per il rapporto abitanti/prestiti dei 2 libri per abitante, rispetto a una media nazionale dello 0,5».

«L’attenzione per il bilancio comunale è fondamentale – conclude la nota -ma non può essere sempre la cultura a pagare il prezzo più alto, soprattutto quando parliamo di servizi fondamentali come la biblioteca. Diventa fondamentale affiancare alla responsabile della biblioteca un’ulteriore figura professionale, magari anche attraverso la realizzazione di un concorso pubblico aperto, per consentire alla biblioteca di Limana di ritornare a dare i servizi assicurati fino all’inizio di ottobre 2021».

(Nella foto l’inaugurazione della nuova biblioteca di Limana, nel settembre 2017)

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