Era il 30 agosto del 1965. Pochi mesi dopo il Vajont, un’altra tragedia: a Mattmark (Svizzera) una valanga di ghiaccio, fango e detriti spazzò via un villaggio di operai intenti alla costruzione di una diga idroelettrica, sulle Alpi. Morirono 88 lavoratori, di cui 56 italiani (17 bellunesi). A 57 anni da quel disastro, Bellunesi nel Mondo e il Comune di Sedico ricordano le vittime.
«È doveroso non dimenticare quel dramma che ha ferito profondamente la nostra terra» spiegano da Abm. «Mattmark è un tragico esempio delle sofferenze che hanno segnato la storia della nostra emigrazione».
La cerimonia si terrà oggi (28 agosto) a Mas di Sedico, a partire dalle 11. Ritrovo al parco “Vittime di Mattmark” con la presenza dei gonfaloni dei Comuni di Sedico e Sospirolo, oltre ai gagliardetti delle Famiglie ex emigranti e degli Alpini. Dopo l’intervento delle autorità, saranno ricordate le vittime, con la d’esposizione della corona di alloro al monumento ai caduti sul lavoro e in emigrazione.
foto d’archivio: la cerimonia di Mattmark nel 2020