Autonomia, Olimpiadi 2026, sostegno al territorio di montagna, potenzialità delle comunità bellunesi all’estero. Sono alcuni dei temi affrontati in occasione dell’incontro (in video conferenza), tra il ministro bellunese Federico D’Incà e il direttivo dell’Associazione Bellunesi nel Mondo.
«Ringrazio il ministro D’Incà per avere ascoltato la voce dei nostri emigranti – ha evidenziato il presidente Abm Oscar De Bona -. Sono convinto che si possano mettere in atto delle azioni concrete per lo sviluppo della provincia di Belluno, anche con il prezioso supporto dei bellunesi residenti all’estero e l’interesse diretto dei nostri rappresentanti al Governo italiano».
A tal proposito si è discusso con D’Incà di come l’Abm possa essere un volano importante per incrementare il turismo in provincia di Belluno, in vista anche delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. «Abbiamo strumenti come la rivista “Bellunesi nel mondo”, la web radio “Radio Abm” e, in modo diretto, le nostre Famiglie, che possono davvero aumentare il flusso di presenze nel territorio Bellunese, puntando sul turismo delle radici. Stiamo parlando di 400mila discendenti, che sono gli ambasciatori della terra dolomitica».
Da parte dei consiglieri Abm sono state rivolte diverse domande. Tra queste anche l’autonomia del Veneto. «Anch’io avevo votato per l’autonomia di Belluno e del Veneto – la risposta di D’Incà – ma la drammatica emergenza sanitaria in corso ha messo alla luce diverse criticità delle singole Regioni. In Veneto si presenta troppo spesso un’“autonomia narrativa”».
Al direttivo erano presenti anche rappresentanti dall’estero, come Ernestina Dalla Corte Lucio (consigliere Abm e presidente della Famiglia Bellunese dell’Argentina) e Lionella Brisinello, presidente della Famiglia Bellunese di Lipik, Croazia).