La tutela del “principe bianco” è una sfida. E, per vincerla, non basta scendere in campo. È necessario giocare di squadra. Fare gruppo. Intrecciare rapporti e collaborazioni, allargare la rete, unire sensibilità e competenze diverse. Ma anche cavalcare l’originalità, l’intraprendenza. E promuovere iniziative mirate per raggiungere il risultato sperato: la salvaguardia dei prati a narciso e, di riflesso, del territorio.
Su questa base è nato un progetto ad hoc, tra Unifarco, Comune di Borgo Valbelluna, Gruppo Natura Lentiai. E soprattutto da un team che condivide gli stessi valori ed è impegnato in un’iniziativa comune: la raccolta di donazioni premiate da una Spilla da zaino, orientate ad alimentare una raccolta fondi per tutelare la biodiversità del verde nella zona di Col Moscher e Col d’Arten. Ovvero, il regno del “principe bianco”.
Svariati gli attori coinvolti: Osteria Colderù, Agriturismo Bon Tajer, Ristorante Baiocco, Passport Busche, Mondo Verde, Farmacia Zampol, pizzeria Al Cavallino Rosso di Bardies, BiciGrill, Dolomiti Bike Shop di Mel. E la Latteria di Lentiai: «La lavorazione dei suoli – afferma Francesco Battiston – ha diversi punti di contatto con l’opera dei contadini. Perché è finalizzata alla salvaguardia del territorio. E un territorio che è curato, è anche più vivibile. A tale proposito, noi della latteria contribuiamo a propagandare le iniziative del Gruppo Natura e diamo una mano concreta, laddove possibile. Per esempio con gli sfalci». Nel punto vendita, inoltre, sono in bella mostra le Spille da zaino: «Ci sentiamo parte di una piccola, grande famiglia, con i nostri soci che ogni giorno lavorano nell’intento di garantire del buon latte ai caseifici». Anche se il momento non è dei più semplici: «Le ultime misure adottate di sicuro non agevolano i commerci – conclude Battiston – ma non ci lamentiamo. Da buoni contadini, non resta che rimboccarci le maniche, resistere. E lasciare che passi la tempesta».
In prima fila pure la Farmacia Zampol: «Abbiamo raccolto molte donazioni e distribuito più di cento Spille – racconta il dottor Adriano Zampol -. Noi stessi le portiamo sul camice. Siamo orgogliosi di partecipare a un progetto così ambizioso e importante. Al di là dello straordinario risvolto scientifico, la salvaguardia dei prati a narciso può rappresentare un volano di sviluppo della realtà locale. Per questo, è fondamentale lanciare un ponte con gli operatori della ricettività, coinvolgere Pro Loco e associazioni, oltre agli esercenti. Una simile meraviglia naturalistica è pure un’opportunità economico-culturale. E sociale».
Di assoluto rilievo, infine, è il contributo del Cai di Feltre: in termini di conoscenze, competenze. E lavoro sul campo: «Abbiamo subito preso a cuore la tutela del narciso – conclude il presidente Angelo Ennio De Simoi – e ci siamo adoperati per estendere il progetto anche alla pianura. Creare consapevolezza è la base di tutto. E poi è necessario trasformare il coinvolgimento emotivo in azione concreta. In più, per raccogliere il maggior numero di adesioni, vanno sfruttati al meglio gli strumenti in ambito comunicativo: dalle newsletter ai social network. C’è grande interesse? Bene, allora spingiamo in questa direzione. E battiamo il ferro finché è caldo».