Una rete culturale sempre più ricca e viva si sta consolidando intorno alla Casa dell’Alchimista di Valdenoghèr. Ed è proprio in questo affascinante angolo del Cansiglio che il 21 e 22 giugno andrà in scena il Festival del Solstizio, frutto della collaborazione tra la Pro Loco di Tambre e l’associazione veneziana Imaginalis.
L’edizione 2025 ha un titolo evocativo: “Amore Alchemico”. Un tema che unisce la forza trasformativa dell’amore con le simbologie e i percorsi della conoscenza antica. «Sarà una celebrazione piena d’amore e passione – spiega Loredana Stiletto, referente della Pro Loco per il museo – per la varietà di argomenti che verranno trattati da psicoterapeuti, filosofi e artisti capaci di farci volare in una dimensione superiore, tra miti e saperi antichi, ma sempre attuali e applicabili nella vita di ogni giorno».
Il festival prenderà il via sabato 21 giugno alle 10, con l’inaugurazione della mostra “Frammenti di Alchimia” del maestro Marino Corbetti, autore anche di un suggestivo video sul significato simbolico delle fiabe di Biancaneve e Cenerentola. Sempre in mattinata, davanti al Museo, sarà possibile assistere a una dimostrazione dell’antica tecnica di fusione dei metalli con il celebre maestro orafo Francesco Pavan, ospite frequente delle rievocazioni medievali in tutta Italia.
Nel pomeriggio, alle 16.30, spazio alle parole e alle emozioni con Paola Giobetti, scrittrice e giornalista, che presenterà il suo racconto “L’Alchimista Innamorato”, una storia d’amore difficile ma a lieto fine, interpretata dagli attori Francesco Maria Santinelli e Annamaria Aldobrandini. A seguire, l’approfondimento culturale proseguirà con due interventi: “La tradizione ermetica di Julius Evola” a cura del filosofo Giuseppe Scalici, e “Alchimia della cura” dello psicoterapeuta junghiano Alessandro Gabetta.
La giornata si concluderà in serata (alle 20.30) con la suggestiva presentazione delle tavole del Rosario Philosophorum, testo alchemico risalente tra il XII e il XIV secolo. Le tavole saranno illustrate dallo psicoterapeuta Marco Gay, e per l’occasione una di esse sarà incisa su una lastra di vetro creata da un maestro vetraio veneziano. La lastra verrà esposta sopra una scultura lignea del giovane artista locale Michele Azzalini, che ha rappresentato Toth, il dio egizio della sapienza, scolpito in legno di faggio del Cansiglio e noce dell’Alpago. L’opera rimarrà in esposizione permanente presso il museo.
Domenica 22 giugno il festival si sposterà al Centro sociale in piazza a Tambre, dove, dalle 10, prenderanno il via nuove conferenze. Il maestro Corbetti illustrerà il bassorilievo alchemico di Palazzo Lezze a Venezia, mentre Lorena Marconi, esperta di geometria sacra e fondatrice della pagina “Geometrika”, esplorerà il rapporto tra alchimia e geometria. A chiudere il programma sarà Andrea Vianello, psicoterapeuta junghiano, con un intervento dal titolo “Trasformazione interiore”.
Non mancherà, infine, un momento conviviale presso le strutture della Pro Loco di Tambre in Pian de Dora, con una proposta enogastronomica in linea con lo spirito del festival.
L’iscrizione è obbligatoria per l’intero programma, ma sarà possibile partecipare anche a singoli eventi, pranzo incluso, registrandosi direttamente in loco.
Per informazioni e costi: venezia@imaginalis.org.