Sport e sociale: 42mila euro per le società che lavorano con i piccoli

Sport e sociale: 42mila euro per le società che lavorano con i piccoli

È un aiuto allo sport, ma la ricaduta è senza dubbio sociale. Sedico investe così per garantire un servizio alle famiglie e ai giovanissimi. E anche per andare incontro alle società sportive. La cifra non è di poco conto: 42mila euro. A tanto ammontano i contributi in erogazione in questi giorni per quanto riguarda il “bando sport”.

Le risorse erano state “ricaricate” nei mesi scorsi, per aiutare le società a far quadrare i conti con il caro-energia: dai 37mila euro previsti, il Comune è arrivato a quota 42. Sono dodici le compagini che hanno fatto richiesta di contributi e che quindi vedranno arrivare soldi importanti per le loro attività. 

«Sono coperte tutte le discipline sportive e abbiamo avuto un aumento di richieste, dato che un anno fa erano state dieci» spiega l’assessore allo sport, Sebastiano Casoni. «Abbiamo voluto assicurare il nostro impegno anche quest’anno, specialmente per le società che fanno attività con i piccoli e per quelle che hanno in gestione un impianto comunale».

A beneficiare del contributo saranno l’Asd Doushindojo, la Pallavolo Sedico, l’Asd Sport natura e benessere, l’Asd attività motorie Mb Plante, Art&Danza, il Karate Dolomiti, il Fiori Barp Tennis, il Valbelluna Basket, la Valbelluna Sport Academy, lo Skating Club, l’Asd Dolomiti Academy e il Tennis Club Sedico.

FUNZIONA

Il “bando sport” è ormai una tradizione nel Comune di Sedico. E negli anni si è sempre combinato ai contributi alle famiglie, che quest’anno ha erogato oltre 7mila euro. Si tratta di due capitoli diversi che hanno però la stessa finalità: aiutare lo sport e quindi i giovani che lo praticano, sgravando le famiglie da costi elevati, in un’ottica sociale dell’attività sportiva.

Le due tipologie di contributi sono cresciute nel tempo, anche grazie a qualche ritocco varato dall’amministrazione comunale: il bando per le famiglie contava una decina di domande fino a poco tempo fa, mentre adesso arriva a poco di 200; l’aiuto alle società ha visto raddoppiare la platea di beneficiari, da 6 a 12 nel giro di qualche anno.

«Cerchiamo di avere una certa sensibilità per il tessuto sportivo – continua Casoni – nella certezza che dare una mano allo sport è importante per coltivare una comunità sana. In un anno difficile come quello appena passato, con l’aumento delle bollette, è stato naturale aiutare ancora una volta famiglie e società sportive». 

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