La neve ghiacciata se la ricorderanno per un po’. Così come il dolore per le cadute.
Giornata di grande lavoro per il Soccorso alpino, intervenuto ieri (26 febbraio) in almeno tre casi per neve ghiacciata e cadute.
Il primo intervento attorno a mezzogiorno, nella zona di Borca di Cadore, per un giovane trevigiano caduto malamente sul ghiaccio. Il ragazzo – 20 anni – stava camminando nella zona del Pelmo, con un amico. Si trovava nella salita che dal Rifugio Staulanza porta verso il Città di Fiume quando, poco prima di entrare nel sentiero numero 472, è scivolato sulla neve ghiacciata. La caduta è stata piuttosto brutta e il ragazzo ha subito accusato un forte dolore al polso.
Scattato l’allarme, una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina lo ha raggiunto superando un chilometro circa di distanza. Dopo avergli prestato un primo aiuto, i soccorritori hanno dotato il giovane di ramponcini e racchetta per rientrare con loro a valle a ritroso. Una volta tornato al Passo, il ragazzo si è allontanato autonomamente con i famigliari.
Passate le 13 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul Pelmo, dove, scendendo dalla Val d’Arcia con una comitiva, una scialpinista si era fatta male a una gamba e non era più in grado di proseguire. La 64enne di Belluno è stata individuata e recuperata con un verricello di 40 metri, per essere poi trasportata al San Martino.
Alle 15.30 circa una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è invece stata inviata lungo la ciclabile del lago, poiché una donna di 52 anni era scivolata su una lastra di ghiaccio e le forti raffiche di vento impedivano l’intervento dell’elisoccorso. I soccorritori si sono avvicinati in fuoristrada, per poi prestare le prime cure all’infortunata, a seguito dei possibili traumi al femore e al bacino riportati a seguito della caduta. La donna è stata imbarellata e portata fino all’ambulanza partita in direzione dell’ospedale di Belluno.
foto d’archivio