Tpl, Provincia al lavoro per la ripresa della scuola

Tpl, Provincia al lavoro per la ripresa della scuola

«Il trasporto pubblico è un comparto in difficoltà. Ma assicurare un servizio efficiente è fondamentale, tanto più in montagna». Lo dice il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Massimo Bortoluzzi, che sta lavorando con la struttura di Palazzo Piloni e Dolomitibus in vista della ripresa del servizio invernale. 

Lo scorso anno difatti si erano registrati diversi disservizi, a causa della carenza di autisti che aveva costretto la cancellazione di diverse corse, soprattutto in orari di “morbida”. Con la ripresa della scuola tra poco più di un mese, la Provincia intende garantire il più possibile il servizio e sta preparando un incontro con azienda, sindacati e territorio per monitorare la situazione.

«Bisogna scattare una fotografia aggiornata, individuare eventuali punti critici, e studiare fin da subito possibili soluzioni. Lo sappiamo tutti: la carenza di autisti è un problema che rimane forte per il comparto dei trasporti, ma l’organizzazione del servizio deve garantire almeno studenti e lavoratori» sottolinea il consigliere Bortoluzzi. «Lontani dalle polemiche incrociate di un anno fa, a mente lucida e fredda, vanno analizzate tutte le possibilità, nella convinzione che insieme si possono raggiungere gli obiettivi. Intanto abbiamo già assicurato la prosecuzione di “Investi scuola”, e quindi degli abbonamenti a prezzo unico per gli studenti, indipendentemente dalla distanza chilometrica percorsa. Adesso cerchiamo di fare un altro passo in avanti, ed è per questo che ho voluto la convocazione del tavolo trasporti, già dopo Ferragosto, quando mancherà un mese all’avvio della scuola».

«Il tutto senza dimenticarci del servizio estivo» prosegue il consigliere delegato Bortoluzzi. «Comprendo che in queste settimane sono state effettuate alcune razionalizzazioni delle corse, che hanno scontentato alcuni territori. In un mondo ideale, con surplus di autisti, non avremmo bisogno di queste manovre. Ma purtroppo non è così e dobbiamo dircelo francamente. Difatti, ho intenzione di convocare una riunione con tutti i sindaci della provincia per spiegare le problematiche, il modo di operare e le contromisure possibili da intraprendere, magari andando incontro alle esigenze dei diversi territori, che non sono sempre sovrapponibili. Quello che possiamo e dobbiamo fare – e l’ho già chiesto a Dolomitibus – è il monitoraggio dei flussi, così da potenziare con le risorse limitate a disposizione il servizio dove c’è più richiesta e ridurlo là dove girano solo autobus e mezzi vuoti». 

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