27 gennaio 1945: il mondo scopre l’orrore dei campi di sterminio nazisti. Ma a quanto pare la storia non insegna. Perché oggi (27 gennaio 2022) c’è chi ha paragonato quell’orrore e quella follia omicida ai provvedimenti presi per contrastare la pandemia.
Il paragone non è una novità: molti no vax, anche locali, hanno fin dall’inizio usato il parallelo, in maniera impropria (per usare un eufemismo). Ma oggi ha raggiunto un livello che lo stesso sindaco di Belluno ha definito «inaccettabile».
In città infatti (ma anche a Feltre, a Borgo Valbelluna e in altre località) sono stati affissi manifesti con la stella di Davide, simbolo del popolo ebraico, e il Qr code del green pass. Da una parte la data del 27 gennaio 1945, dall’altra la data odierna. E un messaggio: «Perché non sia accaduto invano. Non dobbiamo essere ipocriti. Oggi le discriminazioni sono più attuali che mai».
Durissima la presa di posizione del sindaco Jacopo Massaro.
«Quello che è accaduto oggi, Giorno della Memoria, a Belluno, è intollerabile e inaccettabile: una città che ha conseguito la Medaglia d’oro per la lotta di Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista non può non indignarsi di fronte a quei volantini, distribuiti e affissi in città, che disprezzano e infangano il ricordo di chi per l’odio nazista e fascista è morto nei campi di concentramento e di tutti coloro che hanno sofferto per una vera, crudele e insensata persecuzione» dice il primo cittadino di Belluno.«Ho incaricato subito la Polizia locale di rimuovere i volantini esposti e di sequestrarli per identificare gli autori e procedere con le eventuali contestazioni penali; ovviamente, abbiamo anche interessato le forze dell’ordine. Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ma non è tollerabile che si disprezzi e si strumentalizzi per propaganda una delle più grandi tragedie dell’umanità: questo episodio sottolinea ancora di più la necessità di studiare la storia e di celebrare il Giorno della Memoria per ricordarne il profondo significato».