Malori fatali e incidenti, giornata intensa per il Soccorso alpino

Malori fatali e incidenti, giornata intensa per il Soccorso alpino

Oltre alla ricerca, purtroppo terminata tragicamente, dell’escursionista veneziano Ugo Fattore, è stata una domenica di grande impegno, ieri (29 giugno) per le squadre del Soccorso alpino bellunese, chiamate a intervenire in una serie di situazioni complesse che hanno coinvolto escursionisti in difficoltà, cadute in parete e un incidente con il parapendio. Una giornata che ha messo a dura prova le forze di soccorso, tra elisoccorso, recuperi tecnici e momenti di forte tensione.

La segnalazione più grave è arrivata intorno alle 11.20 dal Rifugio Baita Fredarola, sopra il Passo Pordoi, dove un turista olandese di 70 anni è stato colto da un malore improvviso. I presenti hanno tentato la rianimazione in attesa dell’arrivo dell’equipe del Suem di Pieve di Cadore, ma ogni sforzo è stato vano. L’uomo è deceduto sul posto; la salma è stata affidata al Soccorso alpino di Livinallongo.

A poca distanza dal confine friulano, sul sentiero dell’anello del Cansiglio, una 53enne di Vazzola è scivolata, riportando traumi a spalla e polso. A raggiungerla, gli uomini del Soccorso alpino dell’Alpago, che l’hanno accompagnata fino all’ambulanza diretta all’ospedale di Belluno.

Mattinata movimentata anche in Val Biois, dove un 39enne romano si è bloccato su una parete tra Cima Zopel e Cima Campido, dopo aver abbandonato il sentiero 755 per risalire un canalone. In posizione precaria e impossibilitato a proseguire, è stato recuperato con un verricello di 30 metri dall’elisoccorso del Suem, che ha effettuato un intervento tecnico in parete.

Nel pomeriggio doppio intervento a Rivamonte Agordino: una coppia di escursionisti fiorentini, accompagnati dal proprio cane, si è trovata in difficoltà su un ripido ghiaione al Col Bel. L’elicottero di Treviso emergenza ha effettuato il recupero in due fasi, compreso il trasporto in sicurezza dell’animale. Poco dopo, allertati per un parapendista precipitato nei boschi sotto il Rifugio Dolada, i soccorritori hanno stabilizzato e trasportato in eliambulanza un 52enne tedesco con sospetto politrauma.

Non sono mancati altri interventi: un 76enne di Trieste, sfinito nei pressi di Porta Vescovo, è stato accompagnato alla propria auto, mentre due escursionisti stranieri hanno rifiutato l’assistenza del Suem in Val Travenanzes. Serata movimentata infine sul sentiero 212, dove un 23enne, privo di kit da ferrata e in stato di malessere, è stato recuperato e portato all’ospedale.

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