Con la situazione sanitaria in via di – lento – miglioramento, anche a Belluno è tempo di pianificare la ripartenza del settore turistico, dopo un 2020 che definire orribile è un eufemismo.
A cominciare dall’imposta di soggiorno. Palazzo Rosso, nell’ultimo consiglio comunale, ne ha decretato la sospensione fino al 31 marzo 2021, con possibilità di estendere lo stop per altri tre mesi, in base a come evolverà la situazione.
Una decisione che accoglie in parte le richieste dei gestori dei sette alberghi cittadini, che prima di Natale avevano scritto al sindaco Jacopo Massaro, chiedendo esplicitamente che la tassa di soggiorno venga sospesa per tutto il 2021. Sul tema rilancia il consigliere di opposizione Raffaele Addamiano, che nei giorni scorsi ha inoltrato la richiesta di convocazione della Prima commissione per parlare del rilancio turistico post – covid.
«Al di là del provvedimento tampone approvato all’unanimità nel corso del Consiglio Comunale di Belluno del 21 dicembre scorso (la non della citata imposta per il periodo gennaio-marzo 2021 con connessa modifica dell’art. 13 del regolamento per l’istituzione e l’applicazione dell’imposta di soggiorno medesima) – scrive Addamiano nella richiesta di convocazione – ritengo indispensabile ragionare assieme su ogni ulteriore iniziativa utile a supportare un comparto così rilevante per l’economia e la società bellunese».