Giornata di lavoro intenso per Suem e Soccorso alpino. Ieri (domenica 4 agosto) la montagna ha vissuto la prima vera domenica di esodo estivo, e i turisti arrivati in quota sono stati parecchi. Di conseguenza anche gli interventi di soccorso sono stati numerosi. E sono scattati già dalla mattina.
Attorno alle 10 la Centrale del 118 è stata attivata per un 85enne di Falcade che aveva sbattuto la testa dopo essere caduto in località Cioit a Cencenighe Agordino. Immediatamente raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di Agordo, che stava prestando assistenza a una manifestazione in corso, l’anziano è stato poi preso in carico dal personale medico dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, imbarellato, recuperato con il verricello e trasportato all’ospedale di Belluno per un sospetto trauma cranico. Falco è poi volato nella zona del Padon, sul Sentiero geologico di Arabba, numero 680, dove un 66enne di Gubbio era scivolato, riportando un trauma al ginocchio. L’uomo è stato accompagnato ad Agordo.
Una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo è stata inviata in una Baita in località Ciamp, zona Contrin, poiché una 75enne del posto era caduta da una panca e aveva sbattuto la testa. La donna è stata portata al rendez vous con l’ambulanza della Croce Bianca, partita in direzione dell’ospedale agordino.
Passate le 14, Falco è intervenuto lungo la normale al Sass de Stria, per un’escursionista 73enne di Roma che, mentre stava salendo assieme ai familiari, aveva messo male un piede, con conseguente probabile frattura della caviglia. Sbarcati in hovering, i soccorritori l’hanno caricata a bordo con il verricello per portarla all’ospedale di Belluno.
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina della Guardia di finanza si è poi diretta alle Cascate di Fanes, perché un 29enne di San Miniato (Pisa) si era sentito poco bene, mentre percorreva il sentiero numero 10. Trasferito in ambulanza, il ragazzo è stato accompagnato per accertamenti al Codivilla.
Attorno alle 15.30 la Centrale del 118 è stata attivata per un’escursionista, che aveva riportato un probabile trauma al piede, appena sopra Malga Pradosan (a Tambre). La 63enne di Vigonza (Padova), che stava percorrendo assieme al marito il sentiero numero 926 quando si era fatta male, è stata raggiunta da una squadra del Soccorso alpino dell’Alpago, che le ha immobilizzato la gamba e l’ha caricata sulla barella. L’infortunata è stata trasportata fino al fuoristrada e da lì alla propria macchina, con cui si è allontanata autonomamente.
BLOCCATI SUL GHIAIONE
Sono stati individuati, recuperati e riportati a valle i quattro escursionisti emiliani, che si erano incrodati in un ghiaione, dopo essere usciti dalla traccia del sentiero sul versante nord del Gruppo delle Marmarole. I quattro amici trentenni, tre maschi e una femmina, stavano percorrendo il tratto di sentiero che dal Bivacco Musatti conduce al Bivacco Voltolina (in zona Auronzo), quando, arrivati prima del tratto con il cavo, non avendo attrezzatura appropriata, avevano cercato di aggirarlo scendendo dal ghiaione sottostante, finché erano rimasti bloccati sopra una cascata. Scattato l’allarme verso le 18.10, una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è stata imbarcata sull’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. Una volta risaliti al punto in cui si trovava il gruppo, i soccorritori hanno recuperato gli escursionisti per poi accompagnarli a Somadida.
SUL CIVETTA
Nella prima mattinata, approfittando di un varco nelle nubi, Falco 2 è riuscito a raggiungere la piazzola del Rifugio Torrani in Civetta, per provvedere al recupero di un escursionista che si era fatto male già sabato pomeriggio risalendo la Ferrata degli Alleghesi. Il 52enne di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona), che aveva riportato una probabile lussazione alla spalla, era arrivato al rifugio, dove però non era stato possibile ultimare il soccorso con l’elicottero per il muro di nuvole. Ieri mattina personale del Soccorso alpino della Val di Zoldo e un infermiere erano pronti per essere elitrasportati più in alto possibile e poi completare a piedi la salita. Fortunatamente l’eliambulanza è potuta entrare, ha imbarcato l’infortunato e lo ha trasportato all’ospedale di Belluno.