L’abito non fa il monaco, è vero. Ma se è fatto a regola d’arte, può aiutare molto. E quelli confezionati da Luigi Fant sono davvero opere d’arte.
Il maestro sarto di Limana, 88 anni e una passione sconfinata per il suo lavoro, non smette di cucire. E non smette di fare incetta di premi internazionali. L’ultimo è arrivato pochi giorni fa, a “Milano su Misura”, la rassegna al fatto a mano su misura in Italia. All’interno della vetrina milanese, il prestigioso premio Arbiter, per gli artigiani della sartoria. Il primo posto è andato a Vincenzo Cuomo, ma subito dietro c’è Luigi Fant, titolare dell’omonima sartoria di Limana.
Fant è praticamente un’istituzione. Nel suo palmares ci sono riconoscimenti da almeno trent’anni. E aneddoti da scriverci un libro. Uno in particolare? L’abito da montagna realizzato per Papa Giovanni Paolo II, indossato dal pontefice per un’escursione in Marmolada.
Era l’agosto del 1979 e Carol Wojtyla si trovava in vacanza a Lorenzago. Da amante della montagna, decise di salire a Punta Rocca. Ma non era attrezzato per le temperature degli oltre 3.000 metri della “Regina” delle Dolomiti. Il vescovo di Belluno-Feltre contattò la sartoria Fant e Luigi confezionò un abito da montagna bianco per il pontefice.
Ma sono tante le vicende che accompagnano la vita professionale del maestro Fant. Tante come i pezzi di stoffa passati sotto le sue abili mani.