Palazzo Piloni “trasloca” a Colle. Consiglio provinciale vicino ai territori periferici

Palazzo Piloni “trasloca” a Colle. Consiglio provinciale vicino ai territori periferici

L’occasione era l’approvazione di un Pati (Piano di assetto del territorio intercomunale) che si trascinava da oltre un decennio. Ma la Provincia ha voluto dare un segnale preciso, di vicinanza ai territori oggi marginali e periferici. Ecco il perché del consiglio provinciale a Colle Santa Lucia, un’esperienza che Palazzo Piloni riproporrà già nei prossimi mesi. Magari toccando il Cadore e i luoghi colpiti dalle ultime emergenze meteo.

IL PATI

Galeotto, in ogni caso, fu il Pati, il più esteso di tutto il Bellunese, che pianifica lo sviluppo urbanistico di Colle Santa Lucia, Alleghe, Selva di Cadore, Rocca  Pietore e Livinallongo del Col di Lana. Cinque Comuni con caratteristiche simili e con esigenze praticamente identiche. Ecco perché il nuovo strumento urbanistico è conservativo, per preservare le bellezze paesaggistiche. 

Per la componente residenziale si prevede una contrazione delle aree non attuate dei Piani regolatori con una riduzione di circa 233.000 metri cubi su tutto il territorio; e una sola freccia di espansione nel Comune di Rocca Pietore. Per quanto riguarda il dimensionamento del settore produttivo sono previste solo due linee di sviluppo nei Comuni di Livinallongo e di Selva di Cadore, e una nuova area a carattere intercomunale tra Alleghe e Colle Santa Lucia. 

«Diversa la strategia prevista dal Pati per il settore turistico ricettivo dove si confermano le previsioni attuative dei Piani regolatori – ha spiegato il consigliere delegato Paolo Vendramini -. Si prevedono volumetrie per la riqualificazione delle strutture esistenti e si prevedono dei programmi complessi specifici per il settore turistico a Rocca, Alleghe e Colle Santa Lucia».

PISTA CICLABILE

Dopo il Pati, un finanziamento importante, da 1 milione di euro spalmato su due anni, per realizzare una passerella ciclopedonale a Soverzene, lungo il ponte-diga. Un’opera indispensabile per la sicurezza, ma che apre anche interessanti valutazioni sull’estensione delle ciclabili in tutta la provincia. Da Palazzo Piloni infatti è partita la sfida agli enti locali per mettere insieme i segmenti ciclabili già realizzati e dare vita a una rete che guardi allo sviluppo turistico.

CAPITOLO FRANE

Infine, il consiglio ha approvato una serie di accordi di programma con i Comuni che hanno frane sul loro territorio, in particolare dissesti verificatisi a seguito del maltempo di dicembre. Oltre 1 milione di euro che esce dalle casse provinciali e finisce nei municipi per realizzare opere di messa in sicurezza progettate dai Comuni.

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