Migranti e crisi Safilo: è il messaggio di Pasqua del presidente della Provincia

Migranti e crisi Safilo: è il messaggio di Pasqua del presidente della Provincia

Da una parte l’arrivo dei migranti, “scaricati” sui Comuni. Dall’altra la crisi Safilo, che continua a preoccupare quasi 500 famiglie. Sono i due temi del messaggio di Pasqua del presidente della Provincia, Roberto Padrin.

Lo riportiamo di seguito

Pasqua si festeggia sempre in primavera e non è un caso. È la festa della rinascita, della nuova vita, ed è quello che auguro al Bellunese e ai bellunesi.

Dopo tre anni di Covid, possiamo lasciarci alle spalle le restrizioni pandemiche e considerare un ricordo il Covid. Ma dobbiamo ancora fare i conti, purtroppo, con alcune criticità, con nubi nere che offuscano il cielo primaverile. Su tutte, l’arrivo dei migranti che cercano in Europa la loro Pasqua, una nuova vita, e che troppo spesso vengono gestiti come un peso scaricato sulle spalle dei Comuni, l’ultimo – e il più piccolo – anello della catena istituzionale. Gli stessi Comuni che devono affrontare problemi quotidiani, essere un riferimento per i cittadini e anche sopperire alla crisi sociale che troppo spesso si avverte anche nel nostro territorio. Se è doveroso dare a tutti un’opportunità, soprattutto a chi fugge da una guerra o da situazioni di indigenza e povertà assolute, è altrettanto opportuno gestire i flussi migratori senza scaricare il problema sugli unici enti che non possono rifiutarsi di intervenire. 

È con questo pensiero che auguro buona Pasqua ai miei colleghi sindaci. E un augurio speciale va anche alle famiglie dei lavoratori precari e di quelli che stanno rischiando di perdere il posto, penso in particolare agli operai della Safilo, per i quali sono giorni di preoccupazione. La loro tranquillità lavorativa, base fondamentale per una qualità di vita elevata, è stata messa in discussione da scelte di economia e finanza che non hanno nessun rispetto delle figure professionali, in una logica che guarda solo ad aumentare i margini di profitto, contro tutto e tutti. Il lavoro messo in campo dalla Regione e dai sindacati – su cui molto confido – sta cercando di salvare i posti di lavoro e la continuità produttiva dello stabilimento. Il soggetto pubblico è attento e sta monitorando la situazione; prima di fine mese ci sarà un aggiornamento del Comitato di sorveglianza.

Pasqua in ebraico significa “passaggio”. Dalla morte alla vita, ma anche dalla tristezza alla gioia, dal buio alla luce, dalle difficoltà alla serenità. È quello che auguro a tutti i bellunesi.

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