La prima nevicata della stagione fredda ha portato il generale inverno in provincia di Belluno. I nivometri segnano quantitativi importanti, soprattutto in quota, e le ski aree possono pensare a sistemare al meglio le piste. Per i prossimi giorni però il pericolo di valanghe nelle aree al di fuori dai circuiti canonici dello sci rimane elevato. Grado 3, marcato, secondo il bollettino dell’Arpav di Arabba. Quindi, attenzione massima lungo tutti i pendii e i versanti ripidi oltre i 1.500 metri di quota.
Ieri (22 novembre) la neve si è materializzata a quote variabili. I primi fiocchi bianchi si sono visti attorno ai 1.000 metri, sui settori prealpini. Invece sulle Dolomiti l’alternanza di neve e pioggia ha ceduto il passo al manto bianco già attorno agli 800 metri. In serata c’erano già 30-40 centimetri di manto bianco sopra i 1.500 metri (in alcune zone le nevicate si sono protratte fino a notte fonda).
I nivometri segnano una trentina di centimetri ad Arabba, una quarantina abbondante nella zona del Monte Rite e oltre mezzo metro sulle Pale di San Martino. Oltre 30 sul Falzarego e a Ra Valles (sopra Cortina), sul Col dei Baldi (tra Alleghe e Zoldo) e a Cima Pradazzo. Poco meno di 40 anche sul Monte Grappa. Ma qualche centimetro ha imbiancato anche le località di fondovalle. Le previsioni meteo dicono che per i prossimi giorni splenderà il sole, con temperature da inverno.