«Lo sport ha la grande virtù di guardare verso il futuro ed è sempre stato sinonimo di pace, di sana competizione e in cui tutti gli atleti condividono obiettivi comuni di confronto. Questo è un punto importante su cui, credo, debbano focalizzarsi le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina». Così Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, intervenendo all’evento ‘I Giochi incontrano i territori: progetti e opportunità’ che si è tenuto ieri a Cortina.
«Questo evento – ha proseguito D’Incà – è una sfida su cui l’Italia punta e che può rappresentare, dopo l’appuntamento del 1956 nel primo ‘miracolo economico’, il secondo ‘miracolo’ del nostro Paese con i fondi del Pnrr che vedranno la loro piena evidenza proprio nel 2026. Dobbiamo essere il simbolo di un’Italia che ce la fa e che dimostra la propria capacità di costruire opere rispettose del territorio con i valori di pace, di sport e di tolleranza che le Olimpiadi rappresentano».
Il ministro ricorda l’impegno dell’esecutivo con «quasi 1 miliardo e mezzo di risorse investite tra i Governi Conte e Draghi: sarà importantissimo il tempo destinato ai lavori e agli eventi per spiegare al mondo gli impegni del nostro Paese. Un Paese che, lo scorso anno, si è reso protagonista con oltre 500 miliardi di export e su cui l’evento olimpico contribuirà a rappresentarne l’immagine. Ringrazio per l’impegno tutti coloro che si stanno adoperando per le Olimpiadi, mettendo in luce il Veneto, il Bellunese e l’intera Italia nel mondo».