Nascerà nei prossimi mesi Fondazione Opera della Speranza: i servizi per le persone fragili storicamente legati alle parrocchie di Alano di Piave, Fonzaso e Quero si uniscono per ottimizzare la gestione, avere più forza nel dialogo con le istituzioni, e così continuare la propria missione in una forma adatta ai difficili tempi di oggi.
In Fondazione Opera della Speranza (che fa riferimento a Uneba Veneto, l’associazione di categoria del non profit sociosanitario di radici cristiane) si uniscono: Fondazione Casa Sant’Antonio Abate, che ad Alano di Piave raccoglie la residenza per anziani non autosufficienti (55 posti letto), “Casa Nani” per anziani più autonomi (18 posti letto)e ospedale di comunità (20 posti letto); Fondazione Santi Antonio e Michele di Fonzaso, con la sua residenza per anziani non autosufficienti (120 posti letto); Fondazione San Giuseppe, che a Quero ha casa di riposo (42 posti letto) e scuola d’infanzia “Maria Vergerio Casamatta”.
Assieme alle parrocchie, socio fondatore sarà la Diocesi di Padova, che ha promosso il processo di unificazione per queste realtà del suo territorio.
Il primo impegno della fondazione, che avrà sede ad Alano, sarà avviare un impegnativo percorso di ristrutturazione delle sedi, per adattarsi alle nuove esigenze (gli ospiti delle case di riposo sono in condizioni di salute assai più fragili che in passato) e accrescere la qualità del servizio.
Le strutture che entreranno in Fondazione Opera della Speranza hanno circa 200 tra dipendenti e collaboratori, e offrono opportunità di assunzione: si cercano attualmente infermieri, operatori sociosanitari e assistenti sociali.