La storia dell’emigrazione bellunese entra nelle scuole con Centro Consorzi e ABM

La storia dell’emigrazione bellunese entra nelle scuole con Centro Consorzi e ABM

270 studenti, 15 classi, 6 istituti: con questi numeri la storia dell’emigrazione bellunese entra a scuola grazie al Centro Consorzi di Sedico e all’Associazione Bellunesi nel Mondo.

Da metà marzo e fino a metà maggio, infatti, i ragazzi degli Istituti Comprensivi 1 e 3 di Belluno, dell’Istituto Agosti, del Comprensivo di Limana-Trichiana, quello di Sedico-Sospirolo e delle scuole del legno e di estetica del Centro Consorzi di Sedico saranno coinvolti in un’iniziativa che – prima in classe, poi al Museo Interattivo delle Migrazioni – li porterà alla scoperta degli ultimi cinque secoli di emigrazione bellunese, grazie a lezioni frontali e laboratori interattivi.

Il corso prende vita grazie ad un bando regionale dedicato alla “Storia e cultura del Veneto” che ha visto il Centro Consorzi – unico in provincia – veder finanziato il proprio progetto, per il quale ha chiesto il supporto dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Ruolo fondamentale nell’iniziativa avrà infatti proprio l’ABM che, come ha ricordato il presidente Oscar De Bona, già anni fa aveva portato altre associazioni migratorie venete, Regione e Ufficio Scolastico a sottoscrivere un protocollo che prevedeva proprio l’insegnamento nelle scuole della storia delle migrazioni provinciali e regionale.

Attirare e mantenere alta l’attenzione dei ragazzi non sarà semplice: «Saranno lezioni di storia, – spiega Dino Bridda, docente del corso e direttore responsabile di “Bellunesi nel Mondo” – e mi rendo conto che è una materia piuttosto ostica per tutte le generazioni. È però fondamentale contestualizzare le diverse migrazioni nel loro periodo storico». Oltre alle lezioni “tradizionali”, i ragazzi ascolteranno i racconti e le testimonianze di chi è emigrato nel passato e di quei giovani che oggi vivono e lavorano all’estero; in occasione dei laboratori al MIM, seguiranno eventi multimediali e non mancheranno anche in classe i materiali audiovisivi.

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