«La Riforma dello Sport lascia interdetti: penalizzate le piccole comunità»

«La Riforma dello Sport lascia interdetti: penalizzate le piccole comunità»

Il primo luglio entra in vigore la Riforma dello Sport. E a prendere posizione è il coordinatore provinciale di Forza Italia Dario Scopel: «Si tratta di un passaggio molto importante, per certi versi una piccola rivoluzione copernicana, passato quasi sotto silenzio, eppure dagli effetti tanto dirompenti quanto incerti, soprattutto per le associazioni sportive e le piccole società dilettantistiche che costellano il territorio bellunese». Scopel non nasconde i motivi di preoccupazione, condivisi in queste settimane con dirigenti, tecnici, atleti e i loro familiari. «Uno degli aspetti più rilevanti della riforma, è rappresentato dalla professionalizzazione di molte figure e dall’incremento delle attività burocratiche e delle coperture assicurative obbligatorie, con un conseguente notevole aumento dei costi di gestione, stimato tra il 6 e il 9% annuo. Il Governo ha previsto un sostegno di pari entità per i primi 3 anni, ma non è dato sapere se l’aggravio effettivo per le casse delle società sportive si manterrà effettivamente entro tale soglia, né cosa accadrà una volta terminato il periodo-salvagente di tre anni. La cosa che più mi lascia interdetto, soprattutto come sindaco di un piccolo Comune di montagna, è vedere ancora una volta come il legislatore non abbia tenuto in minimo conto l’impatto di una riforma di questo tipo per le comunità più piccole e decentrate. Se infatti le società più grandi e strutturate potranno far fronte alle novità normative in maniera più agevole, è evidente che obblighi burocratici e costi andranno a pesare in maniera spropositata su quelle più piccole e sulle associazioni di volontariato che, proprio in ambito sportivo, rappresentano l’ossatura vitale di molti nostri paesi». 

Scopel è perplesso: «Tutto questo arriva dopo un periodo, quello dell’emergenza pandemica, che ha già messo in grandissima difficoltà il mondo dello sport dilettantistico e molte nostre realtà. Che resterà dei nostri borghi e delle prospettive per i nostri ragazzi se dovessimo assistere alla scomparsa anche delle società sportive? Per questo Forza Italia si è mossa a vari livelli».

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