John Ball e il Pelmo, 165 anni fa la prima ascesa del “Caregon”

John Ball e il Pelmo, 165 anni fa la prima ascesa del “Caregon”

«In nessun’altra parte delle Alpi si innalzano così bruscamente cime altissime e con così poca apparenza di connessione tra di loro. In nessun’altra parte vi sono contrasti così marcati offerti dalla differenza di struttura geologica come quelli che qui colpiscono il viaggiatore». Sono parole del diario di John Ball riferite alle Dolomiti. E in particolare alle vette bellunesi. 

Chi è John Ball? A molti il nome potrebbe dire poco. In realtà dovrebbe essere famoso tanto quanto l’enrosadira. O anche di più. Perché è stato il primo alpinista a scalare una delle Dolomiti, e quindi a far conoscere al mondo questo pezzo di pianeta. Prima di lui, le “montagne rosa” erano avvertite solo come un ambiente ostile. 

Nato a Dublino nel 1818, marito dell’italiana Elisa Parolini (figlia del naturalista vicentino Alberto Parolini), Ball fu un politico affermato, e ricoprì anche la carica di sottosegretario per le colonie. A un certo punto della sua vita abbandonò la politica e si dedicò completamente ai viaggi e agli studi naturalistici. Fu il primo presidente dell’Alpine Club fondato nel 1857, anno in cui scalò per la prima volta il Pelmo. Esattamente 165 anni fa.

Era il 19 settembre. Ball partì da Borca di Cadore di buon mattino, accompagnato da una guida locale (un cacciatore di camosci, un certo Giovan Battista Giacin). I 3.168 metri del “Caregon del Padreterno” furono domati attraverso la via che da allora è chiamata “Cengia di Ball”. 

Da allora le Dolomiti cominciarono a essere esplorate, scalate e conosciute.

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