In equilibrio sul filo dell’emozione: il canto diventa uno specchio

In equilibrio sul filo dell’emozione: il canto diventa uno specchio

La cantante Jessica Da Re ci invita ad ascoltare e a riflettere sulle note di “Un sorriso dentro al pianto”

L’ennesima posa e una semplice fotografia diventano la sintesi di un lungo percorso di vita e il momento in cui ci si rende conto di quanto si è cercato, dato, creduto e raccolto. Malinconia e consapevolezza si intrecciano in un canto che diventa lo specchio dentro il quale ci guardiamo.

Non ha importanza quali siano le cose nelle quali abbiamo creduto e per le quali abbiamo combattuto, quello che conta è sapere che esse sono state la migliore compagnia per abbattere i momenti di solitudine e malinconia. In un mondo in cui con un selfie si può far vedere tutto a tutti, ciò che rischia di essere oscurata è la parte più vera e profonda di noi stessi: l’anima. Se bastasse ciò che si vede per capire chi siamo, potremmo sovrapporre indistintamente le nostre facce ignorando le nostre vite e le nostre emozioni. Ma a ricordarci chi siamo sono proprie le azioni che ripetiamo quotidianamente, quelle che ci costringono a reinventarci e pensare sempre a qualcosa di nuovo per non cadere nella superficialità o nell’apatia. 

Ed è curioso pensare che nonostante gli errori commessi, ci si possa scoprire puri nell’anima per ciò che si è dato e per come si è amato. E la purezza emerge e si svela attraverso il canto nel quale l’anima vibra in equilibrio sul filo di un’emozione. È questo il momento in cui accarezziamo la parte più fragile di noi, quella parte che ci fa sentire sempre vivi. È la magia di una canzone che può capovolgere l’esistenza riportando luce nell’oscurità. Il mistero si intravede nelle cose che ci fanno stare bene, nelle cose impalpabili che non si possono spiegare, ma che restano ancorate per sempre in fondo al cuore. Noi siamo tutte le cose che viviamo e allo stesso tempo nascondiamo e desideriamo. Noi siamo Amore, senza giudizi e senza rimpianti. Siamo anime pure anche quando ci nascondiamo dietro al vanto o dietro ad un sorriso.  

Passo dopo passo, con il tempo e la maturità percepiamo di sentirci sollevati quando guardiamo con onestà le nostre fragilità. Così quel sorriso che celava il pianto diventa un cielo stellato prima del dolore, un bagliore prima di un naufragio. Assieme alla voglia di dimenticare, ci sentiamo vivi, unici, irripetibili e inimitabili soprattutto quando camminiamo in equilibrio sopra le ferite e le emozioni, le delusioni e le illusioni. Nel mezzo del nostro naufragare, potrebbe scomparire l’Universo, ma poco importa. Finché c’è un’emozione che fa vibrare l’anima, c’è amore.

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