Il “re” del gelato non c’è più, Limana piange Fiorindo D’Isep

Il “re” del gelato non c’è più, Limana piange Fiorindo D’Isep

Oltre mezzo secolo di passione per il gelato. L’intera comunità limanese, ma non solo, piange la scomparsa di Fiorindo D’Isep, storico gelatiere di Polentes, deceduto martedì mattina tra l’affetto dei suoi cari. 

Quella di Fiorindo è stata una vera epopea: una storia di riscatto sociale, di passione per il lavoro e per il gelato. 

Nato nel 1939, Fiorindo D’Isep cresce nella Limana poverissima del Secondo dopoguerra. Lavoro non ce n’è. E così, ad appena sedici anni, il giovane bellunese viene mandato a Milano, nella bottega della storica gelateria Sartori. Resterà lì 13 anni, a imparare l’arte del gelato artigianale, che fa conoscere a tutta la metropoli nascente girando per le strade in sella alla bici-carretto. 

Nel frattempo, tra una vaschetta di gelato e un colpo di pedale, in uno dei suoi rari ritorni a Limana Fiorindo conosce la giovane Elda, limanese come lui: se ne innamora e la porta con sé a Milano. I due si sposeranno poi nel 1967, poco prima di prendere la decisione che cambierà le loro vite: quella di rientrare a Limana. Nel 1969 Fiorindo e la moglie rilevano così il vecchio bar di Polentes, ormai in decadimento da qualche anno. 

Tra l’iniziale scetticismo dei paesani, Fiorindo comincia ad affiancare all’attività di bar quella della gelateria, mettendo in piedi un laboratorio, grazie all’esperienza acquisita negli anni milanesi.

Sono anni difficili, le gelaterie sono poche, e un laboratorio artigianale in un luogo periferico come era la Polentes di allora non si era quasi mai visto. I clienti scarseggiano, ma Fiorindo non si arrende. Rimette in sesto una vecchia Ape Piaggio, la adatta a laboratorio viaggiante e inizia a percorrere le strade della Valbelluna. 

È l’inizio di una storia che dura tutt’oggi. Le cose cominciano ad andare bene, il gelato di Fiorindo (realizzato esclusivamente con prodotti naturali) diventa sempre più celebre e sono sempre di più le mamme, i papà e i bambini che aspettano trepidanti il suono del clacson per scendere in strada e gustarsi un cono gelato. L’attività cresce: l’Ape viene sostituita da un furgone e la gelateria di Polentes diventa un luogo di ritrovo, dove il sabato e la domenica centinaia di persone si mettono in fila per assaporare quei gusti così naturali e prelibati. 

Nel 2002, dopo cinquant’anni di attività, per Fiorindo e per Elda arriva il momento della meritata pensione. Ma il gelato “da Fiorindo” non muore: da allora sono i due figli Paolo e Luca a portare avanti l’attività, e ancora oggi li si può trovare, tutti i giorni, sulle strade bellunesi e nelle principali manifestazioni della provincia con i loro coloratissimi furgoni, che hanno allietato le giornate di generazioni di bellunesi.

Per chi volesse portare l’ultimo saluto a Fiorindo, i funerali si svolgeranno sabato 1° aprile, alle 11, nella chiesa arcipretale di Limana. La moglie Elda, il fratello Dino, i figli Paolo e Luca con le compagne Maria e Adriana, gli adorati nipotini Elisa, Francesco, Leonardo e Lilia, le cognate, i cognati e tutti i parenti ringraziano fin d’ora chiunque avrà un pensiero per il loro amato Fiorindo.

 

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