I bruscandoli: dalla festa di San Marco a Ugo Foscolo

I bruscandoli: dalla festa di San Marco a Ugo Foscolo

Primavera, è tempo di erbe spontanee e germogli selvatici: come non ricordare i nostri bruscandoli?

A dir la verità la pianta da cui prendono vita è il luppolo selvatico, molto diffuso nelle nostre zone.

Viene in genere usato per il risotto oppure per una buona frittata.

Per chi non lo sapesse, il bruscandolo ha proprietà tonificanti, rinfrescanti, sedative e diuretiche e stimola la funzione epatica.

Si dice che un tempo venisse usato nella medicina cinese a fini digestivi e per il trattamento della dissenteria o altre infezioni intestinali.

Ma la cosa più interessante è la tradizione di questo germoglio in Veneto.

Nei territori sotto il dominio della Serenissima, il brucandolo è legato alla festa di San Marco, molto sentita. La festa che cade il 25 aprile, un tempo, vedeva riunirsi le famiglie di ogni estrazione sociale in chiesa o nella basilica di San Marco.

L’origine della festa risale all’ottavo secolo e, all’epoca, la maggior parte della popolazione viveva nella povertà e si arrangiava come poteva e con quello che la natura offriva. Ed ecco quindi che nei cestini di tutti c’era una frittata coi bruscandoli: un piatto democratico.

Mangiato da chiunque e all’aria aperta.

È doveroso ricordare che anche Ugo Foscolo nel suo capolavoro “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” cita la minestra di bruscandoli, gustata dalle famiglie venete nel periodo primaverile.

Inoltre, già dalla fine del 1800, la pianta selvatica veniva usata per preparare le prime birre.

Una ricetta?

Eccola! 

Il risotto con bruscandoli è un primo piatto primaverile tipico del veneto. Il piatto è legato al periodo di raccolta del luppolo selvatico (marzo-maggio).

Preparazione 5 minuti

Cottura 20 minuti

Tempo totale 25 minuti

Porzioni 2

Calorie 500 kcal

Ingredienti

200 g riso (eventualmente integrale)

1 mazzetto bruscandoli

1 cipolla

olio q.b.

0,7 l brodo vegetale

20 g Parmigiano reggiano

1/2 bicchiere vino bianco

Istruzioni

In una padella tostare a secco il riso per qualche minuto.

Lavare e tagliare le punte dei bruscandoli. Tagliare molto finemente una piccola cipolla. Soffriggere il tutto in una padella con un po’ di olio qualche minuto.

Mettere a bollire il brodo (oppure prepararlo con acqua e un dado vegetale).

Aggiungere il riso al soffritto. Mescolare e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco. Appena l’alcol è evaporato iniziare ad aggiungere il brodo bollente un paio di mestoli alla volta. Tenere la fiamma bassa e mescolare frequentemente.

Trascorso il tempo di cottura del riso aggiungere il parmigiano e mescolare in maniera energica per rendere cremoso il risotto.

Impiattare e servire.

Buon appetito, alla prossima!

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