Furti in cimitero, la nipote disperata scrive una lettera ai ladri

Furti in cimitero, la nipote disperata scrive una lettera ai ladri

Ha aspettato qualche giorno, sperando nel ravvedimento del ladro. Poi non ce l’ha fatta, e ha scritto una lettera accorata, indirizzata a chi ha rubato i fiori dalla tomba della nonna. A distanza di pochi giorni però il furto è stato reiterato. E allora anche la lettera ha cambiato tono.

Succede a Sospirolo, dove le “sparizioni” di fiori e piante dalle lapidi non sembrano essere una novità. A dirla tutta, succede in diversi cimiteri del Bellunese; evidentemente, tutto il mondo è paese, anche l’altromondo. 

Prima sparisce un mazzo di fiori, poi una piantina, poi un lumino o un oggetto d’affetto. Fatto sta che gli episodi sono diventati davvero tanti. Troppi. E qualcuno ha deciso di lasciare una lettera ai ladri.

«Mi rivolgo direttamente a te che nel giro di neanche due mesi hai avuto il coraggio di rubare per ben tre volte i fiori dalla tomba della mia nonna» comincia così il messaggio del 18 ottobre. «Immagino che tutte e tre le volte tu abbia aspettato l’occasione giusta per prendere ciò che personalmente avevo acquistato e deposto con amore di nipote. Oggi, quando ho visto che non c’era più la pianta che avevo portato solo tre settimane fa, mi sono seduta sul muretto e ho pianto. Lacrime di vera tristezza, perché non pensavo che ci potessero essere individui così meschini da non avere rispetto nemmeno delle persone che non ci sono più. Vorrei poter vedere un fiore sulla tomba della mia nonna e non un buco vuoto…».

A distanza di dieci giorni, però, spariscono i fiori e anche la lettera. E così la nipote torna a scrivere: «Che tempismo e che gesto ignobile. Mi auguro che i tuoi morti siano contenti di vedere i fiori destinati alla mia nonna sulla loro tomba».

Evidentemente a Sospirolo c’è un problema. Di rispetto dei morti, prima ancora che di furti.

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