Tre progetti, per un valore complessivo di quasi 4 milioni di euro. È l’investimento del Fondo Comuni confinanti sulla salute bellunese. Si tratta di schede progettuali di natura socio-sanitaria le cui relative convenzioni sono state firmate in questi giorni dal presidente del Comitato di gestione Fcc e dal commissario dell’Ulss 1 Dolomiti.
Nello specifico, 1,45 milioni di euri vanno a finanziare il progetto strategico per il completamento del centro di riabilitazione di Lamon (a valere su un costo complessivo di quasi 2 milioni di euro). I lavori – che rappresentano il secondo stralcio di interventi dopo quelli conclusisi alcuni mesi fa – riguardano, in particolare, la sostituzione degli originari serramenti esterni in legno ai piani terra, primo, secondo e quinto, con conseguente efficientamento energetico della struttura; la riqualificazione della viabilità e delle aree di parcheggio dell’ospedale e l’adeguamento del percorso e delle aree di sosta del sovrastante parco del colle di San Pietro.
Altri 520mila euro sono destinati al progetto (del costo complessivo di 1,4 milioni di euro) per l’identificazione e la presa in carico di pazienti ad alto rischio vascolare nelle aree montane attraverso la dotazione ai medici di medicina generale dell’apparecchiatura tecnica idonea all’individuazione tempestiva dei quadri clinici potenzialmente pericolosi. Nell’ambito dello stesso progetto è inoltre previsto il potenziamento della tecnologia ospedaliera per la presa in carico e la gestione del paziente ad alto rischio vascolare.
Infine, altri 2 milioni di euro riguardano la convenzione che attiene alla piastra endoscopica dell’ospedale di Feltre (progetto complessivo di 4.347.000 euro). In questo caso l’investimento riguarda la creazione degli spazi adeguati al posizionamento all’interno dell’ospedale nonché l’acquisto delle attrezzature necessarie all’allestimento dell’area nel Centro di Riferimento Regionale per la chirurgia oncologica gastroenterologica.
«Si tratta di tre interventi diversi tra loro, ma legati dal comune denominatore di migliorare la qualità dell’offerta sanitaria nel nostri territorio, sia per quanto riguarda i servizi di eccellenza, anche a valenza extraprovinciale, (è il caso dell’ospedale riabilitativo di Lamon e del servizio di endoscopia del “Santa Maria del Prato” di Feltre), sia per quello che attiene alle cure rivolte ai residenti, soprattutto nelle fasce di età più “a rischio” (come nel caso dei pazienti ad alto rischio vascolare)», sottolinea il presidente del Comitato di gestione Fcc Dario Bond. «La cura e la salute dei nostri concittadini è una delle linee prioritarie d’intervento del Fondo, che su questo non farà certo venir meno il proprio impegno nemmeno in futuro, d’intesa e in stretta collaborazione con l’azienda sanitaria locale».