Conoscere il mondo delle api: dalla A alla Z. Anzi, “Dalla A alla bzzzzz”. Prosegue il nostro alfabeto “apistico”, curato da Claudio Mioranza. Ecco il venticinquesimo capitolo.
S di Sensoriale (seconda parte) – L’analisi sensoriale del miele è una disciplina, fonte di ricerca nello studio della caratterizzazione e promozione dei mieli. Come spiegano dal CREA, «l’Italia è il Paese dove questa scienza si è più sviluppata e l’unico al mondo in cui esista anche un elenco ufficiale di professionisti: l’Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele». Molteplici gli obiettivi: «Dalla formazione degli assaggiatori al riconoscimento del ruolo e della professionalità degli esperti in analisi sensoriale, attraverso corsi, sperimentazioni e applicazione di nuove metodologie».
L’analisi, «oltre a insegnare a degustare e riconoscere mieli uniflorali e multiflorali e a valutare propriamente pregi e difetti di questo prodotto, costituisce un’insostituibile fonte promozionale del miele attuabile a diversi livelli: primo tra tutti l’organizzazione dei concorsi di qualità».
Numerosi, infatti, sono i concorsi di mieli locali, regionali e nazionali: il più importante è quello delle Tre gocce oro Grandi mieli d’Italia, a Castel San Pietro Terme (Bologna), dove le giurie composte da esperti valutano le varie categorie utilizzando la tecnica dei quattro sensi.
Esistono poi le schede di caratterizzazione specifiche per i mieli uniflorali (14 principali e altri 30 rari e insoliti), in cui ogni miele deve corrispondere nelle sue analisi chimiche e polliniche eseguite preventivamente e, in seguito, nella parte sensoriale. Una grande ricchezza ed esperienza, quindi, per valorizzare il grande patrimonio e varietà dei mieli italiani prodotti dalle api.