Declassamento della protezione del lupo, giovedì il voto in Europa

Declassamento della protezione del lupo, giovedì il voto in Europa

L’Europa accelera sul declassamento dello status di protezione del lupo. Nella seduta di ieri (6 maggio) il Parlamento europeo ha approvato per alzata di mano la procedura d’urgenza per il declassamento dello status del lupo da specie “strettamente protetta” a solamente “protetta”, cosa che consentirebbe una gestione più flessibile delle popolazioni di lupi da parte degli stati membri. Grazie a questa decisione già domani (8 maggio) a Strasburgo si voterà ufficialmente per il cambio di status, con la richiesta che era stata avanzata dalla Commissione europea per ottenere un cambiamento all’interno della direttiva Habitat, allineandola a quanto previsto dalla Convenzione di Berna. Se il testo verrà approvato, il progetto di regolamento dovrà poi solamente essere formalmente approvato dal Consiglio per entrare in vigore. Il lupo, va ricordato, rimarrà in ogni caso una specie protetta e gli Stati membri avranno ancora la possibilità di mantenere un livello più elevato di protezione, se ritenuto necessario dalla legislazione nazionale.

A livello nazionale la risoluzione sulla direttiva UE riceve il via libera da parte della IX commissione – industria, commercio, turismo e agricoltura – del Senato. Ieri (6 maggio) il voto positivo alla presentata dal presidente della Commissione, il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, approvata a maggioranza, con la sola astensione del PD e il voto contrario del Movimento 5 Stelle.

«Si tratta certamente di un primo passo – commenta De Carlo – ma fondamentale per gestire un problema che non è più solo circoscritto al mondo dell’agricoltura e dell’allevamento, ma che rappresenta una vera e propria criticità per la sicurezza dei cittadini. Ora si dovrà adattare la normativa nazionale, ma soprattutto saranno le Regioni a dover abbandonare quella “timidezza gestionale” che le ha finora contraddistinte su questo tema. Le genti di montagna, gli allevatori, gli agricoltori vanno supportati con fatti concreti, le parole non bastano più: oggi si gira pagina, e si inizia a scrivere un nuovo capitolo nella storia della soluzione del problema-lupo».
A De Carlo si aggiunge la soddisfazione di Silvia Calligaro, vicepresidente della Provincia di Belluno e presidente provinciale di Fratelli d’Italia: «Una bellissima notizia per il territorio bellunese – sono le sue parole – Ma ora è necessario accelerare per arrivare a una gestione più concreta del problema, che affligge tutta la popolazione montana e colpisce in particolare i nostri agricoltori, sempre in prima fila nella cura e tutela dell’ambiente. Occuparsi del territorio vuol dire non solo creare bellezza, ma anche economia, turismo e sicurezza, soprattutto in un’area come la nostra particolarmente fragile sotto il profilo idrogeologico: per questo, non possiamo che salutare con favore e con soddisfazione l’approvazione di questo provvedimento».

Critiche invece le opposizioni, in Italia e in Europa. Per Cristina Guarda, europarlamentare di Europa Verde, vede nel declassamento un «Passo falso, che rischia di lasciare agricoltori e comunità senza le risorse economiche per affrontare il problema»

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