Cucciolo – Marisiga, c’è chi dice no. Pronta una petizione popolare

Cucciolo – Marisiga, c’è chi dice no. Pronta una petizione popolare

Quella strada non s’ha da fare. Si stanno raccogliendo firme, ci si prepara ad una petizione popolare: l’idea di proseguire con il progetto della Cucciolo – Marisiga non piace ai residenti di Via Agordo e Mier. La bretella, di cui si parla da almeno quindici anni, è tornata d’attualità dopo che martedì scorso la seconda commissione consiliare ha confermato la volontà della giunta di proseguire con il progetto.

In realtà l’idea sarebbe duplice. La Cucciolo – Marisiga dovrebbe, nelle intenzioni, diventare una circonvallazione provvisoria per spostare il traffico proveniente da Agordo verso ovest. Poi, a seguito della realizzazione di una nuova circonvallazione, più a ovest, si trasformerebbe in una strada interna ad uso residenziale.

Il problema, secondo la minoranza consiliare (che giovedì sera ha partecipato ad una affollata serata pubblica online) è che non sono chiari costi, esigenze e benefici. Perplessità espresse in un ordine del giorno (a firma Franco Roccon e Paolo Gamba) nel quale i due consiglieri di minoranza chiedono espressamente al sindaco Jacopo Massaro di produrre tutta la documentazione necessaria e un’analisi approfondita.

«Al momento – spiegano i consiglieri di minoranza – gli unici atti formali passati in consiglio si fermano ad un atto di indirizzo del marzo 2016, che riprende quanto approvato nel 2010 per riqualificare l’area ex – Icb. Al tempo era stata prevista proprio questa bretella. E c’era anche chi si era detto pronto a finanziarla: la ditta Inmedil. Ma sono passati anni, e al di là di questo non c’è altro». Già, ma quanto costerebbe la strada? «Un milione e 800mila euro – fa di conto Roccon – più un altro milione per il raccordo verso Mier. «Soldi che il Comune non ha – incalza Raffaele Addamiano – e questo mi spinge a dire che questo progetto, checchè sbandierato, non sarà messo in piedi in questa consiliatura»

I tempi sono cambiati. L’area è diventata ancora più residenziale. Sono cambiate anche le dinamiche del traffico. «Nel 2010 – spiega Gamba – c’era ancora il semaforo alla Cerva. Ai tempi facemmo fare uno studio approfondito sui volumi di traffico. Lo studio andrebbe rifatto, prima di prendere qualsiasi decisione. Altrimenti ogni progetto sarà un salto nel buio. Personalmente credo che la Cucciolo – Marisiga al momento non serva. Occorre invece pensare a spostare il traffico pesante direttamente lungo la Statale 51, senza farlo passare da Belluno».

Ma il problema, per la minoranza, è complessivo. «Come al solito si avanza a spizzichi e bocconi. Manca una visione globale della viabilità. Si dice che si sta lavorando al nuovo Pat. Ma non ci sono studi, non c’è una valutazione di costi e benefici».

Ora la palla passa all’amministrazione, che sarà prossimamente ospite del comitato. Da quell’incontro, forse, potrà uscire un’idea più precisa. Intanto si lavora per raccogliere le firme. L’obiettivo è una petizione popolare da votare in consiglio. Per dire no alla strada che nessuno sembra volere.

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