L’effetto valanga del commissariamento del Comune di San Vito di Cadore si fa sentire anche a Belluno: Franco De Bon, in consiglio comunale a San Vito dal 2020 dopo l’esperienza da sindaco e in consiglio provinciale dal 2018, deve lasciare il suo posto a Palazzo Piloni. Pronta già a subentrare Letizia Monestier, consigliere comunale a Santa Giustina.
La legge Delrio prevede infatti che possano sedere in consiglio provinciale solo i sindaci e i consiglieri comunali in carica; con lo scioglimento del consiglio comunale di San Vito di Cadore, De Bon ha perso questo diritto. Al suo posto, come anticipato, Letizia Monestier, seconda dei non eletti nella lista Provincia Comune – Belluno 2030; il primo dei non eletti, il sindaco di Sospirolo Mario De Bon, siede in consiglio provinciale già dalla scorsa estate, quando il voto delle elezioni comunali a Belluno tenne fuori da Palazzo Rosso Walter Cibien.
Nel prossimo consiglio la surroga di De Bon, e si apre la partita della ripartizione delle deleghe: oltre a quelle dell’ex consigliere sanvitese ci sono infatti ancora da “sistemare” quelle di Paolo Perenzin, che la scorsa estate dopo le elezioni amministrative rimise al presidente Roberto Padrin le proprie funzioni.
Dopo cinque anni di consiglio provinciale, quindi, Palazzo Piloni perde «un fedelissimo – come afferma Padrin – che in questi anni ha portato a casa risultati molto importanti sul fronte dell’autonomia provinciale nell’ambito delle sue deleghe, a partire dalle minoranze linguistiche e caccia e pesca».