Big in concerto all’aria aperta, a luglio torna “Dolomiti Arena”

Big in concerto all’aria aperta, a luglio torna “Dolomiti Arena”

Sarà un luglio a tutto volume, nel Feltrino. Tornano infatti i concerti di “Dolomiti Arena”, la rassegna ideata da Consorzio Dolomiti e Unione montana Feltrina e finanziata con parte degli introiti dell’imposta di soggiorno 2021, che ha portato nelle casse dell’ente circa 90 mila euro.

Un introito fondamentale, spiegano Dario Scopel e Lionello Gorza  (rispettivamente assessore al turismo dell’Unione montana feltrina e presidente del Consorzio Dolomiti Prealpi) per poter offrire al territorio eventi di una certa caratura, in grado di attirare sempre nuovi turisti.

Sono tre le date previste. A differenza dello scorso, anno, per motivi logistici e per favorire la partecipazione degli spettatori, niente concerti all’alba. La musica suonerà nel pomeriggio e sarà ad opera di tre big. Il 16 luglio, alle 17 a Malga Campet di Pedavena appuntamento con Enrico Ruggeri. Il 23 luglio sarà invece Chiara Galiazzo la protagonista al rifugio Bocchette, sul Grappa (ore 16). Gran finale con Beppe Carletti e Yuri Cilloni dei Nomadi, il 30 luglio alle 16 sulle sponde del Lago del Corlo.

E per garantire la permanenza delle persone anche dopo che la musica sarà spenta, in collaborazione con le Pro loco e le strutture ricettive vicine ai luoghi dei concerti sono previsti degli aperitivi con prodotti tipici.

Non solo. In estate torneranno anche le visite guidate gratuite di “Discovery Valbelluna”. Si tratta di 17 uscite sul territorio, in programma tra luglio e la prima metà di settembre, che toccheranno tutti i 13 Comuni dell’Umf, più Belluno e Borgo Valbelluna. Anche in questo caso l’iniziativa è finanziata con l’imposta di soggiorno.

Tutte le informazioni sono reperibile nel sito internet del consorzio, all’indirizzo www.dolomitiprealpi.it, oppure all’ufficio turistico di Feltre.

«Queste iniziative, ed altre come la ristampa della Guida vacanze Feltrino o l’acquisto delle ToTem card da fornire alle strutture ricettive per permettere di fruire ai clienti del circuito museale feltrino – commenta Scopel – sono il segnale che l’imposta di soggiorno funziona e permette di realizzare progettualità importanti. L’auspicio è che in breve tempo tutti i Comuni della provincia l’adottino. In quel caso se ne potrebbe destinare una quota a potenziare la struttura della Dmo Dolomiti, così come accade già in altri territori».  

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