Benefici economici, sociali, ambientali: Unifarco ha un bilancio di “sosten-abilità”

Benefici economici, sociali, ambientali: Unifarco ha un bilancio di “sosten-abilità”

No, quello di Unifarco non è un semplice bilancio di sostenibilità. Si tratta di una rendicontazione di sosten-abilità ossia della rappresentazione plastica dell’integrazione di benefici economici, sociali e ambientali prodotti nella catena del valore e nel territorio. Tutto questo si traduce nel nuovo status di società benefit.  

Perché sosten-abilità? Perché l’azienda ha fatto propria una massima dei commercianti veneziani del Medioevo: “saver far e far saver”, prima agire in modo concreto e poi comunicarlo. 

In questo senso, i risultati sono particolarmente significativi. Soprattutto se si considera una finestra temporale di soli 48 mesi. I consumi idrici all’interno del processo produttivo, per esempio, sono diminuiti dell’8,7%. Anche le emissioni di CO2 hanno registrato un decremento, mentre i consumi energetici, considerando l’incremento della produzione, sono aumentati ma in maniera decisamente inferiore rispetto alla crescita del numero di pezzi prodotti. Inoltre, il 100% dell’energia impiegata proviene da fonti rinnovabili. 

E gli scarti di produzione? E i rifiuti? In calo: -228 tonnellate, l’equivalente di 7 tir a pieno carico. 

Un importante lavoro – che è ancora in divenire – è stato realizzato sugli imballaggi primari e secondari. Da un lato, Unifarco ha incrementando l’utilizzo di materiali riciclati – oggi siamo al 15,2% – con un occhio particolare sulla plastica. Dall’altro, diminuendo il peso medio degli imballaggi per unità di prodotto del 4,8%. 

«La transizione ecologica è la partita che stiamo iniziando a giocare a livello di sistema Paese. Non un semplice slogan ma il fondamento dello sviluppo dei prossimi 30 anni. Perché investire nell’innovazione dell’attuale paradigma economico significa ridurre l’impronta ambientale delle catene di produzione, ottimizzandole e rendendole maggiormente competitive, ad esempio in termini di sfruttamento energetico. E questi risparmi possono poi, a loro volta, essere reinvestiti, a beneficio della comunità, in un processo in grado di garantire benessere sul lungo periodo», ha dichiarato Ernesto Riva, presidente di Unifarco. 

Questo approccio nel quale benefici economici, sociali e ambientali si rafforzano reciprocamente ha portato Unifarco a un’ulteriore tappa nel suo percorso nella creazione di valore integrato: l’azienda è diventata Società Benefit – a seguito del voto favorevole dell’assemblea straordinaria composta dagli oltre 350 soci – con tre obiettivi ben precisi: diffondere la cultura del benessere delle persone come finalità ultima della propria presenza sul mercato; orientare le attività di ricerca e sviluppo verso soluzioni di prodotto e di processo in grado di minimizzare gli impatti ambientali;  promuovere lo sviluppo sostenibile.

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