La storia dei Barch, le strutture tipiche della piana di Fonzaso, è legata alla fienagione, alla cultura contadina, agli amori consumati nei covoni di fieno. Quattro pali e un tetto, sui prati della piana a raccogliere storie ed erba secca e a sfamare le mucche durante il periodo invernale. Storie che però si stanno dimenticando.
Ecco perché Dolomiti Hub ha presentato un progetto, che Cariverona ha finanziato, per riattualizzare i Barch. Rigenerarli e farne un’opera artistica. La partnership è siglata Dolomiti Hub e Artesella con Giacomo Bianchi, presidente di ArteSella e responsabile del più importante parco di land art dell’arco alpino. Chi realizzerà l’opera collettiva è Ivan Tresoldi artista internazionale, poeta di strada e tra i più noti a livello internazionale per usare le parole come tecnica e metodo di arte.
Barch Art è un’occasione unica per il territorio di Fonzaso: la sua storia legata alla vocazione agricola, i suoi ricordi e i paesaggi si mescoleranno con un accento nuovo, una visione che solo l’arte di avanguardia può innescare.
Tresoldi avrà a disposizione il paesaggio ai piedi di San Micèl: una grande scommessa da condividere riattivando voci dal silenzio dell’oblio, un’opportunità nuova per i territori, un progetto da osservare e da condividere anche in chiave di rilancio turistico e di opportunità per gli esercizi economici locali.
A breve verrà lanciata una richiesta ai proprietari dei Barch per la messa a disposizione dei manufatti, in modo da tracciare un percorso ad anello da fruire nella campagna fonzasina e avere la possibilità di sistemare la struttura.
Foto di Francesca Loprieno