Antenna Europe Direct, la montagna veneta entra nell’Ue

Antenna Europe Direct, la montagna veneta entra nell’Ue

Uno sportello che parla d’Europa. Grazie all’accordo siglato tra Gal 2 Prealpi Dolomiti e Camera di commercio, nella sede camerale di Belluno nascerà un’”antenna” di informazione dello sportello Europe Direct Montagna Veneta 2021-2025 istituito dallo scorso maggio nella sede del Gal2, nel vecchio municipio di Trichiana.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13, lo sportello è uno dei 45 punti informativi della rete Europe Direct italiana, di cui 4 sono in Veneto.  Si rivolge a tutta la montagna veneta, ossia al 37% del territorio regionale con una popolazione di 650.000 abitanti ed è funzionale a rappresentare i fabbisogni conoscitivi dell’area montana in relazione alle istituzioni e alle politiche dell’Unione Europea per il prossimo quinquennio. Il progetto ha durata 56 mesi: il centro Europe Direct Montagna Veneta si concluderà, senza possibilità di proroga, il 31 dicembre 2025.

Ora allo sportello di Trichiana se ne affiancherà uno presso la sede camerale (che mette a disposizione anche una persona). L’accordo prevede anche il cofinanziamento da parte di Gal2, Camera di commercio e Consorzio Bim Piave: i tre enti metteranno in tutto 25mila euro per i prossimi tre anni per il funzionamento degli sportelli. Soldi che si aggiungono ai 38mila euro all’anno investiti dall’Unione europea.

Con questo accordo vogliamo avvicinare non solo i cittadini e le giovani generazioni – il commento del presidente della Camera di commercio Treviso – Belluno Dolomiti, Mario Pozza –  ma in particolare le imprese e le istituzioni montane alle politiche, agli strumenti e ai fondi resi disponibili dall’Unione Europea.  La montagna ha bisogno di un centro europeo dedicato, per le particolari necessità che ha rispetto alla pianura. Portare qui lo sportello e l’antenna d’informazione favorirà la conoscenza reciproca e sicuramente sarà motore dello sviluppo socio – economico delle valli riattivando l’attrattività della montagna anche per il futuro lavorativo dei giovani. Perché il futuro del Veneto passa da qui. Al momento, pur essendo la seconda regione per volume di esportazione, siamo un po’ ai margini per quanto riguarda le infrastrutture, sia fisiche che digitali. E questo, unito alla burocrazia sempre più pesante e calo della natalità, rischia di far venir meno la voglia di fare impresa».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto