A metà aprile ci si potrebbe aspettare prati verdi e ultime nevi in scioglimento. Non è così quest’anno: tra ieri e la nottata sono scesi altri 40-50 centimetri di manto bianco. Ed è allarme valanghe.
Il Centro Arpav di Arabba ha alzato il livello di allerta: dal grado 1 di domenica al grado 2 di ieri. E oggi (martedì 13 aprile) e domani sarà al grado 3 (marcato).
«In quota, lungo i canaloni e i versanti ripidi caratterizzati da neve invernale, dove gli apporti complessivi di neve fresca saranno superiori ai 30-40 centimetri, saranno possibili distacchi spontanei di neve umida e asciutta in valanghe anche di grandi dimensioni – fanno sapere gli esperti nivologi -. Queste valanghe potranno arrestarsi anche al di sotto del limite della neve invernale. I distacchi provocati di valanghe di superficie, da parte di sciatori ed escursionisti, saranno facilmente innescabili lungi i canaloni e i versanti molto ripidi un po’ in tutte le esposizioni». Gli irriducibili dello scialpinismo sono avvisati. Per chi invece non vuol più saperne di neve e desidera la primavera, c’è da attendere ancora un pochino: dopo le ultime precipitazioni di oggi, tornerà il bel tempo, ma già giovedì è previsto un nuovo rapido peggioramento, con rovesci sparsi e limite della neve a 700 metri sulle Dolomiti.