Un secolo di vita. «Il miglior compleanno? Durante la guerra, perché ero vivo per miracolo»

Un secolo di vita. «Il miglior compleanno? Durante la guerra, perché ero vivo per miracolo»

Un secolo di vita. E una brillantezza di spirito da far invidia ai giovani. Angelo Maroldo, di Auronzo, ha raggiunto oggi (lunedì 12 aprile) il traguardo dei 100 anni. Una vita segnata dalla guerra e dalla prigionia, ma anche dalla ripartenza, dalla ricostruzione post-bellica, dagli anni d’oro. Dal duro lavoro ma anche dalle soddisfazioni familiari. 

Angelo è nato ad Auronzo il 12 aprile 1921. E ama ripetere che della sua lunga vita, «i compleanni migliori sono stati quelli durante la guerra, perché ero vivo per miracolo».

Telegrafista durante il secondo conflitto mondiale, Angelo è stato miracolato per davvero. «Il nemico aveva collegato dei fili da 10mila Volt e me li ha scaricati nelle cuffie» racconta. «Mi sono risvegliato in infermeria con il sangue che mi usciva dalla bocca e dalle orecchie. Ma evidentemente non era la mia ora».

No, perché Angelo ha dovuto superare altre prove. La prigionia, tanto per cominciare. Sempre durante la guerra. «Trattati come bestiame. I tedeschi ci insultavano e ci trattavano malissimo. Sono stato prigioniero in Russia, in Jugoslavia e in Germania, ma nessuno ci trattava male quanto i tedeschi».

Angelo Maroldo è l’ultimo reduce di Auronzo ancora in vita. Il più anziano del paese e un autentico libro di storia vivente. Il paese delle Tre Cime è il suo mondo: quello dove è nato e cresciuto; quello dove si è sposato e ha messo su famiglia; quello dove ha sempre lavorato, in segheria, alle dipendenze dei fratelli Larese fino a guadagnarsi il premio di maestro del lavoro. 

Angelo ha ricevuto anche la medaglia d’onore nel 2011, per i meriti da reduce di guerra. Anche se non manca di ricordare che recentemente ha vinto anche la «Terza guerra mondiale». «Ho battuto il Covid, a 99 anni – dice -. Oggi ne compio 100 e sono ancora qui. Forse è quella scarica elettrica, ricevuta durante la guerra, ad avermi caricato le batterie».

Domenica Angelo è stato festeggiato da amici e familiari, in testa il figlio Giacomo (noto in Cadore per molte iniziative solidali Dalle Marche al Cadore: solidarietà senza confini tra le Dolomiti bellunesi). Anche l’amministrazione comunale di Auronzo ha voluto fargli gli auguri e non è mancato neppure il senatore cadorino Luca De Carlo.

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