Mentre la variante Omicron colpisce duro e chiude in casa milioni di italiani, l’economia del Paese riparte, con una previsione di crescita del Pil del 6,3%. Un rilancio al quale si accoda anche la nostra provincia, nonostante le incertezze legate all’evoluzione della pandemia.
Ma non è tutto oro ciò che luccica, ed il presidente della Camera di commercio di Treviso e Belluno, Mario Pozza, lancia l’allarme: in certi settori, come la metalmeccanica o il turismo, è difficile reperire trovare i lavoratori. Nel mese di gennaio a Belluno, secondo i dati elaborati dal sistema Excelsior, sono previste 1.800 nuove assunzioni, in crescita di 640 unità rispetto allo stesso mese del 2021. E a Treviso i nuovi assunti saranno 8.570, + 2.480 rispetto allo scorso anno.
«Il confronto con lo scorso anno- spiega Pozza – è assolutamente positivo, si parla complessivamente di oltre 3.000 entrate previste in più rispetto a gennaio 2021, ma teniamo conto che un anno fa eravamo in una situazione sanitaria ed economica ben differente».
I più ricercati sono gli operai delle attività metalmeccaniche (400 le entrate previste a gennaio a Belluno) ma di questi almeno 1 su 2 è difficile da trovare. Da noi, poi, oltre il 75% delle figure nei servizi turistici è di difficile reperimento. «Ma questo dato – commenta Pozza – è probabilmente influenzato dal fatto che molti dei lavoratori di questo settore (per la maggior parte stagionali) in questo momento ha già un impiego. Nei mesi scorsi infatti la stessa percentuale era sotto il 50%».