Vignetta oltraggiosa degli Schuetzen: «Indecente, umiliano la memoria dei morti»

Vignetta oltraggiosa degli Schuetzen: «Indecente, umiliano la memoria dei morti»

 

«Siamo a 4mila morti in Italia, quasi 12mila nel mondo, e c’è chi ha il coraggio e l’indecenza di fare delle vignette scandalose su questo dramma. Vignette che umiliano la memoria dei morti e calpestano il dolore delle loro famiglie. Si vergognino! Spero che tutto l’Alto Adige prenda le distanza da questa schifezza». Il deputato di Fratelli d’Italia e sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, censura con forza la vignetta che sta girando in queste ore in rete e sui social: a realizzarla è stata l’organizzazione paramilitare degli Schuetzen. 

L’immagine raffigura un uomo che afferma «Tutta l’Italia sta cantando dai balconi. Pelle d’oca pura», mentre l’altra figura, vestita da schuetzen, ribatte: «Siam pronti alla morte? Proprio il mio umorismo!».

«Non è la prima volta che dall’Alto Adige arrivano provocazioni, anche pesanti, nei confronti dell’Italia – prosegue De Carlo -. Ma se le altre volte si trattava di posizioni politiche, storiche e linguistiche, questa volta si è andati oltre: si umilia un intero popolo che sta lottando unito contro un nemico invisibile, che non lascerà e non sta già lasciando certo immune anche l’Alto Adige, visto che il conto dei decessi in provincia di Bolzano è già arrivato a 19». 

Da qui, la richiesta di De Carlo: «Oltre all’immediata cancellazione di quell’immagine dalla rete, chiedo che tutte le autorità altoatesine prendano le distanze dalla vignetta e soprattutto da questo gruppo di persone: individui che non hanno ancora fatto pace con la storia e il loro essere italiani, e che non perdono occasione per dimostrare con gesti gravi la loro anti-italianità. Ma questa volta si è passato il segno: sui morti non si scherza». 

Dello stesso avviso anche il deputato di Forza Italia, Dario Bond: «La satira può essere di ottimo o di mediocre livello. Quella che da ieri circola sul web a opera degli Schuetzen non è satira. E qualora l’autore la ritenesse tale, sappia che è di pessimo gusto e offensiva della dignità umana, irrispettosa di chi davvero sta lottando tra la vita e la morte ogni giorno».

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