«Voragini sulla strada appena asfaltata». Continua la polemica sulla Pieve-Plois

«Voragini sulla strada appena asfaltata». Continua la polemica sulla Pieve-Plois

È ancora un cantiere, ma è già la “strada della discordia”. Anche se qualcuno la definisce «un’opera elettorale, fatta apposta per acchiappare il consenso». Parole e musica di Massimo Bortoluzzi. Il consigliere comunale di minoranza non ha mai nascosto la sua contrarietà al progetto della Pieve-Plois. O meglio, a un progetto come quello portato avanti dall’amministrazione Soccal. E nei giorni scorsi, chiamato da alcuni cittadini, ha effettuato un sopralluogo.

«Doveva essere un’opera acchiappa consenso, ma si sta rivelando un calvario» dice Bortoluzzi. «Un’opera che avevo contestato fin dall’inizio e che ora sta rivelando tutte le falle di progettazione, a cominciare dalla previsione del costo, passata in poco tempo da 900mila euro a 1,1 milioni. E solo per il primo stralcio». 

Il consigliere ha notato anche alcune voragini, sull’asfalto nuovo di zecca. «Buche fatte apposta per andare a recuperare i pozzetti e riportarli in quota – spiega -. Quello che mi fa pensare è aver visto un pozzetto da 15-20 centimetri di profondità, quando invece servirebbe ben altro per raccogliere tutte le acque piovane, che sono consistenti in zona, come dimostrano gli ultimi eventi meteo. Altro errore di progettazione che avevamo segnalato a suo tempo come gruppo consiliare. Poi, hanno messo 70 centimetri di materiale stabilizzato per fare il sottofondo stradale, anziché utilizzare uno strato di pietrisco: alla prima pioggia, si creeranno avvallamenti sulla strada».

«Alla fine, assistiamo a progettazioni di opere inadeguate che creano problemi – conclude Bortoluzzi -. E ora fanno anche il secondo stralcio, prevedendo nuovi lavori, tra cui un tombotto che da solo costerà 700mila euro, mentre sono stati stanziati 700mila euro in totale per la seconda fase del progetto. Significa che serviranno varianti e aumenti di spesa. È giusto che i cittadini lo sappiano».

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