Una provincia “per vecchi”: sempre meno imprenditori giovani

Una provincia “per vecchi”: sempre meno imprenditori giovani

Il processo di invecchiamento della società incide anche nell’imprenditoria individuale bellunese, nel decennio 2012-2022. Da un’analisi della distribuzione per classi di età degli imprenditori titolari, condotta dalla Camera di Commercio, emerge infatti un dato emblematico: Belluno perde 1.500 imprenditori con meno di 50 anni a fronte di una crescita di 500 unità di Over 50. 

«L’invecchiamento della società, per ovvi motivi, incide anche sul tessuto imprenditoriale – spiega il presidente Mario Pozza -. Uomini di grande valore che hanno fatto la storia del Nordest, si trovano a capo di aziende con un’esperienza che sa “surfare” con assoluta disinvoltura tra le grandi onde delle crisi esogene che stiamo subendo. Nell’analisi dell’età media dell’imprenditoria, incide la grande emigrazione dei giovani trevigiani e bellunesi all’estero, tema dibattuto quotidianamente che ci preoccupa molto. Dobbiamo limitare questo esodo massiccio al di fuori dei confini nazionali, di giovani che si sono formati nelle università italiane, magari utilizzando borse di studio e su cui la società tutta ha investito».

Dal report sulla base dei dati in possesso della Camera di Commercio, aumentano pure le ditte individuali guidate da over cinquantenni: +500 a Belluno, in particolare nel commercio e nelle costruzioni. Ed è maggiore la flessione di quelle imprese alla cui guida ci sono imprenditori con meno di 50 anni: il Bellunese ne perde 1.500.

 «Non è così per i servizi alle persone, i servizi Ict, le attività del terziario avanzato e la ristorazione – evidenzia Pozza – in cui il ricambio generazionale si riporta in pareggio o a favore delle classi di età più giovani». 

Invecchiamento della società, spopolamento per la montagna, giovani trevigiani e bellunesi all’estero, sono condizioni rilevanti: «Ma è anche una certa cultura del fare impresa che manca – prosegue il presidente della Camera di Commercio -. Una cultura che stiamo cercando di far conoscere ai giovani con la creazioni di percorsi dedicati e l’orientamento nelle scuole che sta intercettando domande, curiosità, di giovani cui interessa la prospettiva dell’auto-imprenditorialità. La Camera di Commercio ha un servizio dedicato alla nuova impresa è può essere un primo utile interfaccia per questi giovani. Certo bisogna che l’intera Pubblica Amministrazione abbatta il carico burocratico per un fare impresa più competitivo rispetto agli altri stati dell’Unione Europea».

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