Turismo “periodo nero”, cala il numero delle imprese: -5,5% a Belluno

Turismo “periodo nero”, cala il numero delle imprese: -5,5% a Belluno

Il 2020 è stato annus horribilis per viaggi e vacanze. Il 2021, almeno nella prima parte, non sarà poi molto diverso. A dirla tutta, però, risulta che Belluno non se la passava bene neanche prima del Covid. Lo dicono i numeri delle imprese turistiche, in calo costante da diversi anni. 

La provincia dolomitica è l’unica che non ha visto crescere le attività legate al turismo. In controtendenza rispetto a tutte le altre realtà del Veneto. E il Covid non ha fatto che aggravare un trend pesante. Alla fine, è difficile coltivare la vocazione turistica se mancano le imprese che dovrebbero occuparsene (alberghi, hotel, ristoranti, agenzie…). Un po’ come voler essere leader nella produzione di loden in una località tropicale: se mancano le condizioni base, è tutto più complicato. Ai limiti dell’impossibile.

A Belluno, a quanto pare, qualcuno ha abdicato alla vocazione turistica. E ben prima del Covid. Che – inutile negarlo – non farà altro che aggravare la situazione.

IN VENETO

È l’indagine della Fondazione Think Tank Nordest a rivelare lo stato di salute del settore turismo. Che in Veneto è cresciuto in maniera stabile fino a prima del Covid. Tra 2010 e 2019, l’incremento nel complesso è stato del 9,6%. Alcuni comparti più di altri hanno registrato aumenti record: +27,5% per le strutture ricettive; +26,6% per trasporti e noleggi; +7,2% per cultura, eventi, attività ricreative; +6,2% per bar e ristoranti; +3% per agenzie di viaggio e tour operator. Poi, nel 2020, il calo. Modesto, è vero (-0,7%, con flessioni importanti solo nel comparto “cultura, eventi, attività ricreative” e nei tour operator). Ma rappresenta la punta di un iceberg destinato a palesarsi presto. 

A BELLUNO

La situazione a Belluno invece è molto diversa. Perché la provincia dolomitica ha cominciato a perdere terreno molto prima del Covid, già nel periodo in cui tutte le altre province vedevano crescere il numero di imprese. 

Tra 2010 e 2019 il calo è stato imponente (-5,5%), mentre realtà come Venezia e Verona crescevano rispettivamente del 18 e 12% (Padova, Rovigo eVicenza +6%, Treviso +8%). Il dato bellunese viene confermato anche dalla peggior performance del 2020 (-1,9%) che fa scendere il totale delle imprese del turismo a 1.944. Per le Olimpiadi 2026 sarà doveroso invertire la tendenza.

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