Tre corti sulla montagna, ecco l’antipasto di Oltre le Vette

Tre corti sulla montagna, ecco l’antipasto di Oltre le Vette

Una serata per raccontare il rapporto tra uomini e montagna. È questo l’appuntamento al quale hanno lavorato lo staff di Oltre le Vette e l’organizzazione dei Percorsi della Memoria per oggi (sabato 23 settembre), alle 20.30 al Centro Culturale F. Parri di Longarone. La scaletta della serata, aperta a tutti con ingresso libero, prevede la proiezione di tre cortometraggi distribuiti da Montura: “Sarabanda a filo di cielo”, “Day Dream” e “Lo Combat”, che hanno come comune denominatore un approccio rispettoso e attento alla montagna e al suo ambiente.

«Questo è anche il punto di contatto che ha dato vita alla collaborazione tra I Percorsi della Memoria e Oltre le Vette», spiega Renato Migotti, presidente dell’associazione “Vajont, il futuro della Memoria” organizzatrice della manifestazione che anche quest’anno porterà 6.000 persone sui luoghi del Vajont. Quando l’uomo dimentica il rispetto per l’ambiente e le altre persone è capace di provocare disastri. Noi invece vogliamo sostenere atteggiamenti di cura e attenzione».

Oltre le Vette è lo storico festival bellunese dedicato alla montagna che quest’anno, dal 6 al 15 ottobre, terrà la sua 27° edizione. Una tradizione ormai consolidata che ne fanno uno dei festival più longevi dedicati alla montagna e alle sue sette anime: la natura, l’avventura, il viaggio, la frontiera, la scoperta, l’introspezione, il confronto, la condivisione.

«Riteniamo sia fondamentale creare connessioni con il territorio», commenta Valentina Benni, direttrice organizzativa di Oltre le Vette, «e abbiamo volentieri accolto l’invito dell’associazione “Vajont, il futuro della Memoria” per offrire un evento collaterale al pubblico della Pedonata e alla cittadinanza di Longarone. Siamo felici di aver avviato questa collaborazione con I percorsi della Memoria».

Durante la serata verranno proiettati tre brevi film. “Sarabanda a filo di cielo” (28 min., in foto un fotogramma) è diretto da Luca Bich e Gian Luca Rossi e nato da un’idea del maestro Mario Brunello, che ha visto il coinvolgimento entusiasta della grande alpinista Nives Meroi, una delle prime donne al mondo ad aver salito i 14 Ottomila. La “Sarabanda” è quella della Suite n. 6 di Bach. Una musica celestiale, eseguita magistralmente dal celebre esecutore, in una location straordinaria: il Cervino/Matterhorn. Mario e Nives, amici di lunga data, dialogano tra di loro e si raccontano le rispettive esperienze, accompagnati dalle note di Bach. Affrontare questo compositore – secondo Brunello – è come salire una grande montagna.

“Day Dream” (26 min.) dei registi Alessandro D’Emilia e Katia Bernardi, racconta di Fausto e Simone, due alpinisti con storie ed età molto diverse con due sguardi differenti, ma con una visione comune: quella della ricerca, interiore ed esteriore, della scoperta, nel lento camminare, dell’incontro e della relazione con gli altri, dell’amore per la terra e la montagna, della ricerca di un equilibrio sostenibile, di una vetta alta, interiore. Una visione che si fa reale nella conoscenza con il territorio e la cultura del Nepal.

Infine in “Lo Combat” (15 min.) del regista Gaël Turc, in una fredda e nevosa notte d’inverno, una giovane veterinaria alle prime armi deve combattere contro le inaspettate avversità della vita per dimostrare a se stessa e ad un vecchio e burbero allevatore di montagna di poter portare a termine la sua missione: far partorire l’amata mucca Bufera, Regina della stalla. È una questione di vita o di morte.

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