Taglio del nastro alla fiera “Ri-Costruire 3.0”: «Forte vocazione internazionale»

Taglio del nastro alla fiera “Ri-Costruire 3.0”: «Forte vocazione internazionale»

 

A Longarone Fiere, si alza il sipario su “Ri-Costruire 3.0”, il Salone dell’edilizia, del risparmio energetico e della sicurezza, a cui si affianca “Arte in Fiera Dolomiti”. L’obiettivo? Accendere un faro sulle strategie di recupero e di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente.

«Il settore edilizio ha risentito molto della crisi – afferma il sindaco longaronese, Roberto Padrin – ma per fortuna ora c’è una leggera ripresa. In vista del futuro è fondamentale la formazione dei giovani per offrire loro nuovi sbocchi occupazionali che ci sono già, ma scontano carenza di manodopera, o che si stanno profilando». 

Dopo il giro d’onore tra gli stand, nel convegno introduttivo è andata in scena la cerimonia di consegna del 5. Premio Ri-Costruire 3.0 (giuria composta da Giovanni Viel, direttore del Consorzio Cipa di Confindustria, Michele De Col di Appia Cna Belluno e Danilo De Zaiacomo, direttore Centro per la Formazione e Sicurezza di Belluno): i riconoscimenti sono andati alla ditta Varettoni srl, per la categoria “Green” e alla Mondocasa srl per la categoria “Sistema Casa Montagna”. A seguire le autorità hanno scoperto l’opera che i Mascherai Alpini hanno realizzato nell’ultima edizione di Arredamont: due panchine ricavate dal legno schiantato a seguito della tempesta Vaia, incise e decorate con le maschere tipiche dei Carnevali alpini. 

«Sono presenti 152 aziende provenienti da varie zone d’Italia, diversi paesi dell’Unione europea e anche degli Stati Uniti d’America, a conferma della vocazione internazionale di Longarone Fiere – ha sottolineato il presidente Gian Angelo Bellati -. Questa è una fiera tipicamente di montagna, qui si vedono e scoprono materiali e si imparano tecniche tipiche dell’ambiente con le sue caratteristiche proprie. È un’occasione utile per ragionare di economia circolare, che ha il suo punto di forza proprio nel recupero: la sfida che abbiamo davanti non è cementificare o consumare altro suolo, bensì riprendere situazioni già esistenti, migliorarle e riqualificarle». 

Ri-Costruire 3.0 prosegue pure domani, dalle 10 alle 19. 

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