Controlli mirati, ma non sarà uno stato di polizia. Anche la provincia di Belluno si prepara all’entrata in vigore, lunedì (6 dicembre), del cosiddetto “super green pass”, che permetterà solo a vaccinati e guariti l’accesso a ristoranti e bar al chiuso, cinema, teatri e manifestazioni pubbliche.
Il comitato ordine e sicurezza, coordinato dal prefetto Mariano Savastano e formato dai vertici delle forze dell’ordine provinciali, i sindaci di Belluno, Feltre e Cortina, Dolomitibus, Spisal e ispettorato del lavoro, si è riunito in due occasioni e ha elaborato il piano che accoglie le indicazioni del comitato nazionale.
«Lo scopo di queste misure – spiega il prefetto – è di tutelare la salute di ognuno e quella pubblica, ma anche salvaguardare l’economia che sta ripartendo, nonché mantenere il grado di socialità recuperato grazie alle vaccinazioni».
Da lunedì prossimo e fino al 15 gennaio saranno intensificati i controlli, anche mediante l’utilizzo di pattuglie dedicate, che affiancheranno in alcune occasioni quelle in normale servizio.
«Sarà un piano flessibile, tarato su scenari operativi differenti – spiega il prefetto – perché la provincia è vasta e le situazioni molto differenti tra loro». A grandi linee i controlli saranno più capillari nelle ore serali e nei weekend, quando sono maggiori le occasioni di potenziali assembramenti e si moltiplicano le presenze in bar, ristoranti e locali.
«Certo non possiamo arrivare dappertutto, è impossibile – aggiunge Savastano – per questo i controlli saranno a campione». Saranno però costanti. «Così, anche se non possiamo controllare tutto – aggiunge il neo questore di Belluno, Giuseppe Maggese – potremo controllare molto». In campo saranno schierati carabinieri, poliziotti, finanzieri e agenti di Polizia locale. «Ma non sarà uno stato di polizia – spiega il comandante provinciale dei carabinieri, Francesco Rastelli – non vedrete transenne, camionette, agenti schierati. Saranno controlli all’insegna del buonsenso, ma anche della fermezza». Gireranno anche gli agenti in borghese. E sarà fondamentale la collaborazione di tutti: «Ad esercenti, ristoratori e gestori di locali – l’appello del prefetto – chiedo di aiutarci a rendere più facili i controlli».
La pianificazione è già stata definita nei dettagli in un apposito tavolo tecnico, che si riunirà di nuovo dopo la prima settimana di operazioni per capire come e dove, eventualmente, apportare dei cambiamenti. «Faremo controlli ad ampio spettro – spiega Maggese – nei bar, nei ristoranti e negli esercizi commerciali, così come in tutte le occasioni pubbliche. Saremo presenti anche di supporto a DolomitiBus per il controllo del green pass (in questo caso però “semplice”) negli hub di maggiore afflusso di persone o dove ce ne sia la necessità.
A proposito di DolomitiBus. Il gestore del trasporto pubblico locale ha già elaborato un suo piano aziendale, dove prevede la mobilitazione di tutto il personale a terra (coadiuvato da alcuni “amministrativi”) per il controllo del certificato di chi utilizzerà i suoi mezzi. Così come spetterà agli esercenti e ai titolari degli esercizi commerciali controllare il green pass ai clienti. «Potranno anche chiedere il documento di identità in caso abbiano dei dubbi sulla regolarità del certificato esibito o quando ravvedano situazioni poco chiare – specifica Rastelli, che parla di un «esercizio di senso civico».
Il primo banco di prova, importante, nel weekend, con la Cortina Fashion week. «Si prevedono oltre 50mila persone – spiega il prefetto – e in generale in questo periodo festivo Cortina diventa un po’ il capoluogo della provincia, dove si registra il maggior afflusso di persone. Ecco perché dal comitato per la sicurezza di mercoledì è uscito l’invito al sindaco Ghedina di imporre l’uso delle mascherine anche all’aperto». Ordinanza pubblicata ieri: Cortina è il primo Comune bellunese ad adottare questa misura, ma potrebbe non essere l’unico.