Grande successo al Museo etnografico della Provincia di Belluno: la Festa delle Rose, che ha caratterizzato la giornata di domenica (26 maggio) ha registrato un afflusso di visitatori oltre ogni aspettativa. Sono arrivate più di 500 persone dal Bellunese e dal resto del Veneto per ammirare le varietà di rose che compongono il berceau e che in questo periodo sono al massimo della fioritura.
Circa 350 persone hanno colto l’occasione per visitare anche la collezione del museo, che raccoglie un vasto patrimonio di oggetti provenienti dal territorio della provincia relativi ai diversi ambiti della cultura tradizionale (artigianato, attività domestiche, religiosità, abbigliamento, emigrazione, attività primarie, a coprire un arco temporale compreso tra il secolo XVIII e il secolo XXI). Gli altri, soprattutto famiglie, hanno approfittato del programma di attività proposte dal museo e dall’associazione Isoipse tra laboratori di piantumazione di piante, dimostrazioni di acquerello e visite all’apiario didattico.
«La presenza di un così vasto pubblico, oltre i livelli pre-Covid, mostra non solo la tradizionalità di un evento ormai consolidato, ma anche le potenzialità turistiche del Museo etnografico e della Festa delle Rose» commenta la consigliera provinciale delegata al turismo. «Sono molte le persone giunte da fuori provincia, quindi l’offerta museale, ma anche quella di eventi connessi a Seravella, è funzionale ad attrarre turisti, e su questo intendiamo lavorare, in sinergia con la Dmo e i consorzi di promozione».
Intanto al Museo etnografico proseguiranno le visite al giardino delle rose, fino al 9 giugno. In queste settimane stanno iniziando a fiorire le varietà di rose rampicanti, come l’American Pillar, la Crimson Rambler e la Filipe Kifsgate. I gruppi e le comitive possono prenotare le visite all’indirizzo seravella@isoipse.it