Differenziata al top, il Parco Dolomiti premiato nel report Legambiente

Differenziata al top, il Parco Dolomiti premiato nel report Legambiente

La raccolta differenziata è al livello più alto in assoluto. E la produzione di rifiuto secco la più bassa dello Stivale. Bastano questi due dati per inquadrare il territorio del Parco nazionale Dolomiti bellunesi, giustamente premiato da Legambiente.

Il report annuale “Parchi rifiuti free” uscito qualche giorno fa non lascia spazio a dubbi di nessun genere: quella delle Dolomiti bellunesi è l’area protetta con i numeri migliori in tutti i parametri considerati. Merito di una gestione oculata e merito anche dei bellunesi, che sanno prendersi cura dell’ambiente, a partire da abitudini virtuosissime in campo rifiuti. 

«La gestione dei rifiuti è una competenza dei Comuni sebbene l’abbandono o una gestione inadeguata della raccolta differenziata generi ricadute negative sui territori e, nel caso dei Parchi, può diventare un fattore di perdita di biodiversità e per la gestione della fauna selvatica. Ma può diventare un detrattore ambientale che condiziona il giudizio sulla reputazione turistica di luoghi di pregio e l’interesse dei turisti che scelgono una vacanza anche per come viene gestita una località e sulla qualità dei servizi offerti» scrive Legambiente presentando il report 2024. «I Parchi devono puntare sull’economia circolare e su scelte che contribuiscono a ridurre le emissioni climalteranti nei loro territori e frenare la perdita di biodiversità».

I DATI
Intanto una premessa: il Parco Dolomiti bellunesi ha una superficie di 31mila ettari, conta 15 Comuni e circa 104mila abitanti. Non è certo il Parco più piccolo d’Italia, ma è il primo per differenziata (87,1%, contro l’80,9% dell’isola di Pantelleria e il 77,8% delle Cinque Terre, che completano il podio), e il primissimo per quantità di rifiuti prodotti, appena 55,3 chili pro capite, contro i 107 di Pantelleria e i 122 delle Cinque Terre. Addirittura ci sono Parchi che vanno oltre i 300 chili (Foreste Casentinesi, per citarne uno).

Come se non bastasse, la percentuale di differenziazione tra le Dolomiti bellunesi è aumentata negli ultimi anni, mentre altri Parchi l’hanno vista diminuire. 

SOSPIROLO REGNA

All’interno del Parco, viene messo in risalto il caso di Sospirolo, il secondo Comune all’interno di area protetta per virtuosità ambientale: infatti ha una percentuale di differenziazione che arriva al 94,4% e una produzione di secco pro capite di appena 25 chili l’anno (solo Magliano Vetere, nel Parco del Cilento, fa meglio, 22 chili, ma con appena 589 abitanti).
Nella classifica di Legambiente Sospirolo è in ottima compagnia: anche San Gregorio nelle Alpi e Sedico stanno nella top ten dei Comuni “rifiuti free”. Santa Giustina, Ponte nelle Alpi e Cesiomaggiore seguono a ruota. 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto