Storia della montagna: il Rifugio Furio Bianchet compie mezzo secolo

Storia della montagna: il Rifugio Furio Bianchet compie mezzo secolo

Grande festa per il cinquantesimo compleanno del Rifugio Furio Bianchet, in un auditorium parrocchiale di Cavarzano stipato all’inverosimile.

Una festa legata alla memoria e scandita dalle testimonianze. Innanzitutto quella di Gabriele Arrigoni che ricopriva la carica di presidente del Cai di Belluno quando la struttura è stata inaugurata il 29 giugno 1973. Arrigoni ha rammentato come l’idea di far sorgere un rifugio ai piedi del versante nord della Schiara fosse stata avanzata da alcuni alpinisti, innamorati della Val Vescovà per la sua originalità e il contesto.

Era presente pure il presidente del Collegio nazionale delle Guide alpine, Armando Da Roit “Tama”, oltre a diverse alpinisti arrivati per rendere omaggio a Furio Bianchet: valido alpinista, grande uomo e instancabile ideatore di iniziative per promuovere Belluno, le sue montagne e le Dolomiti bellunesi. Fra le salite compiute, Gris ha ricordato quelle compiute da Bianchet con Alvise Andrich allo Spigolo Ovest al Cimon della Pala, quella sulla muraglia di Cima De Gasperi in Civetta e quella sulla parete sud della Tofana di Rozes con Attilio Tissi.

E come in tutte le celebrazioni che si rispettino, il finale è sfociato in un repertorio di canti eseguiti dal Coro Cai diretto dalla maestra Elisa Isotton.

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