Seimila a camminare sui luoghi della tragedia: un successo la pedonata del Vajont

Seimila a camminare sui luoghi della tragedia: un successo la pedonata del Vajont

Il peso della memoria, il dolore della tragedia, ma anche un esercito arrivato da tutto il Veneto (e non solo) per percorrere i sentieri del Vajont. Dopo le restrizioni Covid, la pedonata della memoria è tornata al tutto esaurito: seimila persone, dodicimila piedi a calcare il terreno che 59 anni fa venne travolto dall’onda di morte scaturita dalla frana del monte Toc.

Ieri (2 ottobre) la manifestazione ha visto arrivare a Longarone famiglie, gruppi organizzati, auto e pullman per uno degli appuntamenti più sentiti nel calendario delle cerimonie del Vajont. Un fiume umano partito dalla zona della fiera per inerpicarsi sulla montagna, percorrere il coronamento della diga, passare a Erto e Casso e poi scendere nuovamente. Tre i percorsi che sono stati proposti (9, 16 e 24 chilometri), tutti su tratti di strade interrotti o distrutti nel disastro del 9 ottobre 1963, che collegavano la valle del Piave alla Valcellina. Un itinerario di memoria e di commozione, ben visibile sui volti (spesso affaticati dalla salita) dei camminatori che giungevano in diga. E il prossimo anno, per il 60° anniversario della tragedia, la pedonata sarà ancora uno degli appuntamenti clou.

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