Ad accendere le polveri è stato l’annuncio delle tappe del tour di presentazione di Tina e Milo, le mascotte delle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026: da Cortina a Milano, passando per Bolzano, Trento e Verona, ma soprattutto saltando Belluno. Da qui è partito l’attacco del Partito Democratico del capoluogo ai vertici di Palazzo Rosso: «In campagna elettorale era stato immaginato un ruolo di primo piano per la città di Belluno nella partita olimpica, ma è stata solo una delle tante promesse rimaste sulla carta», afferma il segretario dell’unione comunale PD Davide Noro; accuse rispedite al mittente dall’amministrazione comunale.
Sono tanti gli aspetti messi nel mirino da Noro: c’è la questione-mascotte, certo, ma il segretario cittadino denuncia anche una inerzia di fondo che tiene lontana Belluno dallo spirito olimpico e dalle iniziative collegate.
La replica che arriva da Palazzo Rosso è chiara e diretta: «Finora abbiamo svolto i lavori di organizzazione dietro le quinte; ora, quando troveremo i finanziamenti, vedranno la luce numerose iniziative», assicura il sindaco Oscar De Pellegrin.
Se De Pellegrin rassicura per il futuro, a fare il punto sui prossimi appuntamenti e su quanto il capoluogo ha già fatto in questi mesi è l’assessora al coordinamento degli eventi riferiti a Olimpiadi e Paralimpiadi, Monica Mazzoccoli: «Ci sono state e ci saranno iniziative, ci stiamo muovendo con tutto il territorio. Non mi farei prendere dall’ansia da prestazione».